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mercoledì 1 febbraio 2012

"LA SITUAZIONE E' GRAVE, MA CERCHEREMO DI GARANTIRE I SERVIZI"

Intervista al Sindaco di Tirano Pietro Del Simone sulla situazione economica attuale. Cosa dobbiamo aspettarci a livello locale?

Che cosa dobbiamo aspettarci per questo 2012, in che situazione economica è il Comune di Tirano?
La situazione economica strutturale del Comune è sicuramente positiva tanto è che riscontriamo la disponibilità pari a € 5.000.000,00 tutta impegnata per opere pubbliche bloccate dal patto di stabilità unitamente ad un avanzo di amministrazione parzialmente impegnato per la Casa di Riposo € 700.000,00 €, € 276.000,00 per altre opere necessarie e di completamento e per € 777.747,08 ancora da impegnare. Abbiamo anche un indebitamento pari a 6,25% inferiore all’8% previsto per l’anno 2012 ed i parametri della spesa rientrano tutti negli standards previsti.
Il problema purtroppo si sta aggravando di anno in anno per la riduzione dei trasferimenti statali e quest’anno credo in modo ancor più drastico e soprattutto correlato alla istituzione della nuova tassa IMU.
Ciò potrà portare, credo, ad una generale penalizzazione dei servizi erogati ai cittadini e ad un aumento di diverse prestazioni.

Si spieghi meglio?
Già dal 2011 gli enti pubblici hanno subito dei tagli consistenti; questi si ripercuotono con costi diretti: l'aumento delle tariffe e l'introduzione dei ticket per alcune prestazioni sanitarie, la tassa sulla casa, le rivalutazioni degli immobili del 60% sui redditi, le nuove imposte di bollo, le accise sulla benzina... L'aumento del costo della benzina, a sua volta, aumenterà del 3-5% il costo dei beni alimentari, del 5% circa l'energia e del 6% circa i trasporti. Poi ci sono i tagli che colpiscono indirettamente e che andranno a impattare sui servizi pubblici: sul sociale, sulla scuola e sui trasporti.
I Comuni si trovano a dover fare gli esattori per conto dello Stato: il 50% della tassa sulla casa (IMU) dovremo versarlo a Roma. Garantire i servizi con la riduzione dei trasferimenti è diventato difficilissimo, oltre le penalizzazioni che ha portato il patto di stabilità di cui non ne parla più nessuno.

Quali sono le misure che state adottando per far fronte alla situazione?
In questa grave situazione bisogna lavorare con impegno e coscienza, come il buon padre di famiglia. In questi giorni stiamo affrontando il bilancio e ci saranno dei sacrifici da fare. Detto questo abbiamo già affrontato e affronteremo delle misure per contenere i costi e razionalizzarli in tutti i settori. Ripeto, la situazione è difficile, ma cercheremo di garantire i servizi esistenti con efficienza; e poi bisogna lavorare infondendo speranza e ottimismo.

Quali sono secondo lei le ricette per affrontare adeguatamente la crisi?
Io credo che il Governo Monti abbia dovuto agire in tempi eccessivamente ristretti per cui ha scelto la strada più semplice, quella degli aumenti, delle pensioni, delle tassazioni; quest'azione ha penalizzato le classi più deboli, pensionati e persone a reddito fisso; bisognerà guardare gli effetti in tempi successivi.
A mio avviso bisogna pensare seriamente a rivisitare e ristrutturare tutto il sistema pubblico, l’evasione fiscale con la riduzione della pressione e pene severissime per chi evade, il controllo delle società finanziarie, lo sperpero di denaro in settori come la sanità, la riforma seria delle pensioni come fanno nei paesi civili - pensate che in Svizzera c’è un tetto massimo di 5.000 Fr.; da noi l’ex Ministro Amato riceve 31.000 € mensili e così tanti onorevoli, comis di stato, managers delle pubbliche imprese: bisogna moralizzare la classe politica caratterizzata solo da interessi personali e corruzione.
Un'azione di moralizzazione forte a partire dall’elezione diretta da parte dei cittadini, dalla riduzione dei privilegi, da un ritorno ai veri valori della politica: impegno, onestà e dignità.
Bisogna pensare alla ristrutturazione delle aziende di Stato per dar loro efficienza, alla loro reale privatizzazione. La scommessa poi, come afferma Quadrio Curzio, si vince in Europa ottenendo che la banca centrale sostenga gli Stati e la via è quella degli Eurobond come sostiene Tremonti.
E poi l’eterno problema del Sud. Il suo sviluppo passa attraverso l’applicazione del federalismo, i grandi investimenti in settori strategici e produttivi dall’agricoltura al turismo, alla lotta alla criminalità, all’assistenzialismo e allo sperpero delle risorse.
Con riforme poi veramente serie degli enti locali: pensiamo alla inopportuna soppressione delle Provincie; la trovo un'azione poco comprensibile che non tiene conto delle identità dei singoli casi; se perdiamo la Provincia per me sarà una sconfitta storica. E poi perché lasciare fuori Trento e Bolzano? E’ ora di finirla con questi privilegi.


Le ultime notizie sulla tangenziale la scoraggiano?
Il cambio di governo non ha cambiato la determinazione di tutti noi nel richiedere un'opera che ci spetta: Formigoni e Sertori sono in forte pressing sul ministro Passera. La leva, importantissima e unica, sono i soldi stanziati dal nostro territorio per la realizzazione della tangenziale: su un totale di circa 460 milioni di euro (per Morbegno e Tirano), 350 li abbiamo messi noi mentre i restanti 110 dovrebbe metterli il governo. Insieme alla battaglia per la Provincia e per le acque, rappresenta una sfida del prossimo futuro: io ci sono, con tutto il mio impegno.

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