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sabato 4 febbraio 2012

"LE NOSTRE VIE": LA VIA DINO MAZZA

Dino Mazza è nato a Tirano il 6 febbraio 1871; il padre Gerolamo era il gestore del servizio delle poste tra Tirano, l’alta valle e la Svizzera; la madre invece apparteneva alla famiglia dei Lantieri... (Di Ivan Bormolini)

Settimo di otto figli, Dino Mazza compie i suoi studi in valle sino alla conclusione del liceo. Si iscrive poi alla facoltà di Veterinaria dell’Università Statale di Milano; nel periodo di studi a Milano, oltre ad arricchire la sua formazione culturale, si fa viva in lui ed in modo sempre più netto, l’adesione all’ideologia radicale e socialista che avrebbe poi guidato le sue scelte di vita.

Dopo la laurea del 1893 Mazza torna a Tirano e riveste il ruolo di veterinario comunale. Successivamente, con il finanziamento del Ministero dell’Agricoltura, della Cassa di Risparmio di Enti e Istituti locali e dell’Umanitaria, nell’aprile 1903, Mazza è tra i fondatori della Cattedra Ambulante di Agricoltura della Provincia di Sondrio.
Nel ruolo di segretario e assistente zootecnico della Cattedra, il nostro concittadino collabora “per l’elevazione delle condizioni di vita e del livello di istruzione dei contadini”; tiene conferenze in molti luoghi della provincia, fa consulenze con sperimentazioni di culture e tecniche per l’allevamento.

Grazie alle sue esperienze di lavoro, grazie agli approfondimenti in corsi di specializzazione all’estero (Germania, Svizzera tedesca e francese) e per la pubblicazione di studi e ricerche nel campo della zootecnia, è citato dalla stampa veterinaria dell’epoca e figura come membro delle commissioni costituite presso il Ministero dell’Agricoltura per diversi concorsi.

Nella sua funzione o lavoro di veterinario di confine, instaura relazioni fiduciarie con le autorità preposte agli scambi di bestiame tra l’Italia e la Svizzera.
Divengono poi sempre più stretti rapporti con la Società Umanitaria di Milano, visto come un punto di riferimento fondamentale per l’attività tecnica di assistenza ed istruzione a favore delle classi meno abbienti. Dino Mazza si fece interprete dell’esigenza di istituire anche in Valtellina un centro per l’assistenza degli emigranti, vedendo con grande favore la proposta venuta dall’Umanitaria.

Con i più importanti esponenti del mondo radicale e socialista dell’Alta Valtellina fonda a Tirano l’Ufficio del Lavoro e dell’Emigrante che vede i primi atti nel 1910 e la successiva approvazione dello statuto nel 1912.
Il nostro concittadino si fa sostenitore morale e materiale della sua azione e riveste il ruolo di direttore dell’ufficio sino al suo scioglimento: un lavoro molto particolare e proficuo che lo vede impegnato nell’organizzare attività, nel mantenere rapporti con l’umanitaria di Milano e con le associazioni affini all’ufficio.

Importante è la sua presenza sul territorio: tiene conferenze nei paesi della nostra valle per portare a conoscenza della popolazione i servizi offerti dall’Ufficio e per elevare il grado di istruzione dei contadini e degli emigranti.
Scrive fascicoli e articoli che contengo insegnamenti di vario genere esprimendosi con linguaggio semplice e di facile lettura, interviene nel dibattito sociale e politico.

Nel 1920 Dino Mazza diviene Sindaco di Tirano e guida un’amministrazione socialista. Due anni dopo il Ministero dell’Interno lo nomina Presidente della Commissione di Ricevimento del bestiame a Rosenheim, in Germania, per conto dell’Ufficio internazionale delle Riparazioni di Guerra.
La nomina di Mazza ha due chiavi di lettura: da una parte si parla di promozione per meriti e valenza professionale, ma in realtà è un modo per allontanarlo da Tirano in un periodo non favorevole alle ideologie che lui rappresenta.

Passano 2 anni e l’Italia diventa fascista; nel 1924 Dino Mazza è di nuovo a Tirano, vi rimarrà ben poco in quanto un’inchiesta per la sua attività antifascista si conclude con un nuovo trasferimento a Genova con la funzione di veterinario del porto.
In questo esilio, che è durato vent’anni, Mazza è stato mandato da Genova a Viterbo, a Grosseto, a Pistoia ed infine a Reggio Emilia.

Notevole è stata la sua competenza in campo scientifico accompagnata da numerose pubblicazioni in tema di malattie e terapie del mondo animale, conoscenze che gli hanno consentito di operare a pieno nel suo ruolo professionale nonostante le idee ed i trascorsi di Mazza non erano graditi al potere di quegli anni.

Nel 1946 Mazza torna in Valtellina con il ruolo di veterinario provinciale, attività che manterrà sino alla pensione.
Alle elezioni provinciali del 1946 all’età di 75 anni ricopre nuovamente la carica di Sindaco di Tirano sino all’anno 1949. Muore a 91 anni nel 1962.

L’UFFICIO PROVINCIALE DEL LAVORO E DELL’EMIGRAZIONE DI TIRANO

L’ Ufficio provinciale del Lavoro e dell’Immigrazione di Tirano, fondato nel 1910 da Dino Mazza, in intesa con la Società Umanitaria di Milano, è un istituzione fondata con la funzione di divenire centro di assistenza ai lavoratori e agli emigranti di Valtellina e Valchiavenna.
Dalla sua fondazione fino al 1922, l’Ufficio ed il suo fondatore hanno messo i diseredati in condizione di rielevarsi senza alcuna distinzione tra religione o appartenenze politiche; si sono create e sviluppate nei comuni della nostra provincia e anche della vicina Svizzera iniziative concrete e pienamente operative al sostegno dei meno abbienti.

L’azione mirata comprendeva un ampio lavoro, si spaziava dal collocamento, alla previdenza, alla cooperazione per l’istruzione; in molti casi si seguivano le pratiche per l’emigrazione ed i contratti di lavoro all’estero, trattando anche l’infortunistica.
Allo scoppio del primo conflitto mondiale, il lavoro dell’ufficio ampliò la sua assistenza estendendo l’attenzione al rimpatrio degli emigranti: si faceva da tramite con la trasmissione di notizie tra i soldati al fronte e le famiglie, si inviavano pacchi di viveri e altro.

Non ci limitava a dara qualcosa a chi aveva bisogno, ma l’azione dell’Ufficio era quella di creare un più ampio concetto di solidarietà inteso e mirato nella realizzazione dei presupposti per cui ognuno fosse messo in condizione di conquistare il diritto alla dignità e all’uguaglianza attraverso il lavoro e l’istruzione.

Furono moltissime le personalità e le istituzioni locali e provinciali che collaborarono con il Dott. Mazza, ma di grande e fondamentale valenza per la vita di questa istituzione fu il lascito di Cosima Foppoli, che nell’anno 1913 , alla sua morte ha destinato all’ufficio nella persona di Dino Mazza il suo palazzo a Tirano con proprietà annesse.
Furono quegli anni fondamentali per il lavoro dell’Ufficio: ci si impegnò nel nobile tentativo di sollevare le condizioni di vita delle classi più disagiate.

La nascita e lo sviluppo del fascismo decretarono la chiusura dell’Ufficio, nel 1946 i fondatori cercarono di rilanciarlo, tuttavia l’era storica, era cambiata era cambiata l’intera nazione, nuovi soggetti istituzionali si erano creati allo scopo di sostenere l’emigrante ed il lavoratore.
Di conseguenza l’Ufficio di Tirano si trovò ad operare come ente di beneficenza: in parte ci si allontanava da quello spirito operativo e costruttivo che i fondatori avevano attuato dalla nascita di questa Istituzione locale.

Al fine di non dimenticare ciò che quell’Ente aveva rappresentato e nel positivo tentativo di trovare nuove incisive forme atte ad esprimere l’umanitarismo e la nobiltà della pagina di storia che si era chiusa, Camillo Mazza, figlio di Dino, succeduto alla guida dell’Ente, nel 1971, in accordo con l’Amministrazione comunale di Tirano, operò il passaggio del palazzo e delle annesse proprietà alla municipalità.

Tirano dunque fu ed è grata a questo illustre personaggio, nel passaggio appena riportato, abbiamo ricordato a grandi linee la storia di questo importante ufficio citando il testo che l’Assessore alla Cultura del Comune di Tirano, Bruno Ciapponi Landi, scrisse per i festeggiamenti del 10 giugno 2006, giorno in cui venne ricordata questa grande figura anche con la presentazione del libro I racconti del dottor Kàlamus - L’altra faccia della belle époque, una raccolta di scritti del Dottor Mazza.

Sempre il 10 giugno del 2006 ci fu lo scoprimento delle targhe in ricordo del Dottor Mazza e delle Benemerite Maddalena e Cosimina Foppoli che con il loro patrimonio permisero lo sviluppo e l’azione dell’Ufficio provinciale del lavoro e dell’immigrazione di Tirano.
Oltre a questa targa l’Amministrazione comunale ha dedicato al Dottor Mazza una via che si trova a ridosso della zona industriale, un piccolo tratto di strada contornato da abitazioni di recente costruzione.

FONTI:
  • L’Ufficio del lavoro e dell’Emigrazione a Tirano di Simona Mazza Schianarelli
  • La Gazzetta di Sondrio

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