2 marzo 2012 - La Provincia di Sondrio dichiara la regolarità della procedura, ma omette di prendere in considerazione il parere dei cittadini di Bianzone.
Questo il contenuto del comunicato stampa diramato dalla Provincia di Sondrio, ineccepebile dal punto di vista giuridico, ma forse un po' freddo/distaccato; il piano cave va a incidere sulla vita delle persone, forse sarebbe meglio ascoltarle. (Marco Travaglia)
La Provincia di Sondrio, in conformità ai “Criteri e alle direttive per la formazione dei Piani provinciali delle cave” emanati dalla Regione Lombardia con Delibera della Giunta Regionale n. 6/41714 del 26 febbraio 1999, in applicazione dell’art. 5 della L.R. 8 agosto 1998 n. 14 “Nuove norme per la disciplina della coltivazione delle sostanze minerali di cava” e nel rispetto dei contenuti dell’art. 6 della medesima legge, ha redatto il Piano Cave – Settori merceologici della sabbia, ghiaia e pietrisco (settore inerti), adottato con Deliberazione del Consiglio Provinciale del 18 marzo 2002, n. 15 e approvato dalla Regione Lombardia con Deliberazione del Consiglio regionale del 20 marzo 2007, n. VIII/357.
Solo in data 31 luglio 2007 è entrata in vigore la parte seconda del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" concernente Procedure per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
In sintesi, considerato che il Piano Cave è stato adottato con deliberazione n.15 del Consiglio provinciale del 18 marzo 2002 e approvato dalla Regione Lombardia con deliberazione del Consiglio regionale del 20 marzo 2007, non doveva essere assoggettato alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
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