26 marzo 2012 - Gruppo Misto Tirano: "Rispondiamo al Sindaco che ha voluto intervenire sul pgt appena adottato, definendo strumentale la raccolta firme per la tutela dell'area verde del San Michele per il futuro di tutti".
Si definisce strumentale la raccolta firme, ci può il Sindaco spiegare cosa intente per strumentale? Forse che i cittadini sono stati aggirati o peggio ingannati? Bella considerazione ha il Sindaco dei suoi cittadini che legittimamente hanno voluto firmare un'osservazione per tutelare l'area verde del San Michele per il futuro di tutti.
Noi crediamo che strumentale sia stata la risposta data a questi 572 cittadini sul tema.
Precisiamo che non è vero che abbiamo richiesto di discutere le osservazione una ad una, noi abbiamo chiesto, molto prima del consiglio, di discutere e votare singolarmente soltanto n 5 osservazioni su 130, attraverso i 5 emendamenti consegnati al protocollo e persi per strada dall'efficienza dell'amministrazione.
Emendamenti poi bocciati senza nemmeno entrare nel merito di quanto questi chiedevano.
In un Consiglio comunale che non ti permette di discutere e votare allo scopo di modificare almeno qualcosa nel concreto non ci siamo sentiti di restare e sostenere la sceneggiata di regolare discussione sul PGT.
Assumetevi tutte le responsabilità di questo strumento urbanistico che non avete mai voluto condividere con nessuno, tantomeno con i cittadini.
Le vergognose bugie dette poi sulla proposta di soluzione del parco San Michele sono una ulteriore umiliazione per chi aveva creduto nella partecipazione democratica mettendoci la faccia.
Il Sindaco cita: sul San Michele abbiamo seguito il principio di mantenere i diritti acquisiti dei proprietari che pagano l'Ici da vent'anni e ai quali di punto in bianco non potevamo dire: “abbiamo scherzato, adesso quei terreni ve li espropriamo”.
Pare proprio che non abbia neppure letto l'osservazione del parco o quantomeno non l'abbia capita. La nostra proposta garantiva a tutti i terreni interessati lo stesso valore sia che si trattasse di verde da cedere, strada o parte edificabile (clicca qui).
E' proprio il contrario: ad esempio nella soluzione approvata dalla maggioranza la superficie destinata a strada rimane a carico di tutti i cittadini e non è edificabile, quindi vale molto meno e i proprietari avranno una forte penalizzazione.
Di contro nella stessa area è evidente il vantaggio di parenti del Vicesindaco nonché Assessore all'urbanistica e curatore del PGT che si trovano con un terreno edificabile ad intervento diretto, quindi da subito (nel vecchio PRG era in parte strada e in parte area verde di un PL), svincolato da qualsiasi piano attuativo, alla faccia degli altri proprietari che rimangono vincolati alla non facile soluzione collettiva e non prima che sia realizzata la strada da parte dell'Amministrazione. Ecco quindi un primo interesse particolare dei singoli che prevale su quello collettivo e che è visibile leggendo gli allegati del PGT.
Altro esempio di interesse particolare coinvolge un altro Assessore che si trova con un parente titolare di un terreno sul quale cade una delle due porzioni distaccate del PA-18 di Via Aprico.
Sempre dalla lettura del pgt approvato emergono gli altri esempi di interessi privati favoriti dalle scelte operate dalla maggioranza, ossia tutti quei casi di terreni diventati edificabili senza una sostenibile giustificazione urbanistica.
Ripetiamo quanto già detto in Consiglio: nulla di illegittimo ma comunque, almeno poco opportuno.
Non abbiamo avuto giustificazioni urbanistiche adeguate e non è stata data la possibilità ai cittadini di migliorare il PGT partecipandolo, quindi l'unica conclusione che possiamo trarre è che l'interesse privato ha prevalso sull'interesse pubblico.
Infine, “Nel piano approvato il cono verde potrebbe essere ancora superiore visto che alla nostra previsione potrebbe aggiungersi una parte attualmente occupata dalla segheria Ghilotti.”
Potrebbe essere un'altra promessa.
E' senza dubbio un'altra scelta rimandata.
Che coraggio signor Sindaco.
Il Gruppo Misto
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