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martedì 27 marzo 2012

SALVIAMO IL PAESAGGIO: COMUNI A CRESCITA ZERO

26 marzo 2012 - Il futuro del territorio del nostro Comune è affidato allo strumento urbanistico del PGT . Questo strumento urbanistico molto spesso non tiene in considerazione quanti fabbricati industriali vuoti, sfitti, non utilizzati vi siano sul territorio comunale... (Di Luca Vitali)

Il futuro del territorio del nostro Comune (e quindi anche il nostro futuro) è affidato allo strumento urbanistico del PGT . Questo strumento urbanistico molto spesso non tiene in considerazione un dato che, alla luce del grave fenomeno del consumo di suolo in atto, emerge oggi come prioritario in tutto il mondo: conoscere con certezza quante abitazioni e quanti fabbricati industriali vuoti, sfitti, non utilizzati vi siano sul territorio comunale.

Un censimento potrebbe quindi essere utile per capire se lo strumento urbanistico sta rispondendo ai bisogni dei cittadini o se sta semplicemente sacrificando terreni liberi e paesaggio.
In molti territori si sta seriamente lavorando per arrestare il consumo di suolo, anche attraverso leggi locali che sanciscono che "nuove occupazioni di suolo a fini insediativi e infrastrutturali sono consentite esclusivamente qualora non sussistano alternative di riuso e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti" (è il caso, ad esempio, del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale-P.T.C.P. della Provincia di Torino e del Piano Territoriale Regionale-P.T.R. della Regione Piemonte, entrambi approvati nel luglio 2011).

Anche in alcuni Comuni italiani è già stato sperimentato con successo un nuovo percorso di “democrazia urbanistica” così strutturato:

  • censimento del patrimonio edilizio esistente
  • discussione di quei dati con incontri aperti a tutta la cittadinanza
  • decisione collettiva di progettare un nuovo strumento urbanistico privo di ulteriori aree di espansione per le nuove costruzioni e, dunque, attento ad incentivare il recupero e la riconversione dell'esistente
  • parallelo esame delle somme che non entreranno più nelle casse comunali (oneri di urbanizzazione) e individuazione collettiva di forme di finanza alternativa.

Partendo da questa metodologia, i Comuni di Cassinetta di Lugagnano (MI), Solza (BG), Camigliano (CE), Ronco Briantino (MI), Ozzero (MI), Pregnana Milanese (MI) sono giunti a nuovi Piani urbanistici a “crescita zero”.

Il suolo, il territorio, il paesaggio e le loro risorse sono un patrimonio/bene comune. Le autorità pubbliche ne sono i custodi e i garanti nel quadro delle specifiche competenze. Anche i cittadini sono responsabili della tutela dei Beni Comuni. Occorre perciò favorire, a tutti i livelli istituzionali, la definizione di un governo pubblico e partecipativo del territorio e del paesaggio, secondo i principi statuiti dalla Costituzione, in modo da garantirne un uso sostenibile e solidale, nel rispetto del razionale sfruttamento del suolo, della tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.

La pianificazione del territorio è lo strumento attraverso cui si realizzano gli obiettivi propri della tutela del paesaggio ai sensi dell’articolo 9 della Costituzione. La pianificazione urbanistica concorre a definire il quotidiano vivere sociale all’interno di una comunità e non deve essere considerato esclusivo esercizio di amministratori e professionisti del settore, ma di tutti i cittadini.

Affinché il dibattito sull’assetto urbanistico del “nostro” Comune non sia un esercizio ideologico, ma parta da dati certi a livello territoriale, lunedì 27 febbraio si è avviata la campagna nazionale “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”, con la spedizione (a cura della segreteria nazionale) a tutti i Comuni italiani della richiesta ufficiale di compilazione della scheda censimento.

Per maggiori informazioni e per partecipare alla iniziativa vi rimando al sito internet della campagna:
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/03/censimento-i-prossimi-passi-operativi-per-comitati-e-cittadini/

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