20 aprile 1511 - Il figlio di Mario Homodeo, che era annegato, si racconta che fu risuscitato dalla Madonna.
Così fu registrato il miracolo:
Jesus Mariae Filius. 1511, die Festi Resurrectionis, 20 Aprilis. Sia noto et manifesto como uno fiolo del Mariolo nomato Romedio de anni tri, chazete in una roza de aqua, et restò ne l’aqua tanto che morite, et infra una hora fu ritrovato dala dolente sua matre, al rastelo de dicta roza, et cum grandi cridi lo metete sulo prato. Et azonto il patre et vedendo lo fiolo morto, andò in la giesia et cum grande devotione fe voto in zenogione , domandando gratia ala gloriosa Vergine Maria che la se dignasse de donarge il suo fiolo vivo. Et incontanente il puto morto revisse, et de questo ne pò testifichare molte persone. (Da “Il libro dei Miracoli della Madonna di Tirano” –Saveria Masa -2004 )
Il 20 aprile del 1511, giorno di Pasqua , nel “libro dei miracoli “ della Madonna di Tirano viene registrato il miracolo forse più celebre: quello che narra la sventura successa al figliolo di tre anni di Mario Homodeo, l’uomo buono a cui apparve la beata Vergine Maria il 29 settembre del 1504.
Ecco il fatto: il bambino trovandosi nei pressi di una roggia d’acqua, cadde e annegò. La madre lo trovò morto presso una griglia, lo trasse dall’acqua e lo distese in un prato piangendo disperata. Accorse subito sul luogo il padre Mario; vide il bambino senza un alito di vita, lo prese in braccio e corse in chiesa e lo depose sull’altare della Madonna a lui apparsa. Con grandissima devozione chiese la grazia che suo figlio si riavesse. Poco dopo il bambino si risvegliò. Testimoniarono l’evento miracoloso moltissime persone presenti.
Nessun commento:
Posta un commento