Il Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio
agricolo del piano di Bianzone ha incontrato, domenica 29 aprile 2012,
la Carovana Antimafie a Bianzone.
Non sono bastate le due ore di confronto previste dal
programma con i carovanieri sul tema generale “Fare Società” rapportato
al tema del consumo del suolo, a partire dal vissuto del Comitato dopo
oltre un anno di impegno per preservare l’area agricola del Ranèe a
Bianzone. Nella sala strapiena del centro sportivo di Bianzone il dibattito è continuato anche dopo il pranzo preparato con i prodotti alimentari di terre confiscate alla criminalità organizzata e della produzione agricola locale.Dopo i saluti del sindaco del comune di Bianzone e del comandante dell’Arma dei Carabinieri di Tirano, sono intervenuti i carovanieri, le associazioni sostenitrici (in particolare i rappresentanti di ARCI comitato provinciale, CISL Sondrio, CGIL- art.3 Sondrio, Associazione Punto pace di Morbegno, Legambiente Tirano), il consigliere regionale Angelo Costanzo che ha supportato il Comitato nell’audizione presso la Commissione ambiente del Consiglio Regionale, il consigliere provinciale Martina Simonini, che ha presentato l’interrogazione al Consiglio provinciale sull’obbligo di assoggettamento alla procedura di VAS del Piano cave, il WWF provinciale e APILOMBARDIA.
Il Comitato ha spiegato le ragioni della propria adesione all’appello di Fare Società e della carovana Antimafia, i motivi per cui la richiesta di stralcio dell’area del Ranèe dal piano cave provinciale per tutelare il nostro ambiente, il nostro lavoro, il nostro paesaggio, le nostre radici sia condivisa. Ed è forse la prima volta in Valtellina di una così alta adesione: dai proprietari dei terreni, dagli imprenditori agricoli che li coltivano e dalle loro associazioni di categoria, dai Consorzi e Associazioni rappresentativi dell’intera filiera dei prodotti agricoli (latte e formaggi, miele, vini, mele).
Più nel dettaglio il dott. Mario Curcio ha illustrato le conseguenze di tipo geologico e idrogeologico derivanti dal progetto di escavazione, mentre il prof. Sergio Sgorbati del Dipartimento di Scienze ambientali e del territorio dell’Università di Milano Bicocca ha illustrato la propria relazione dal titolo eloquente: “Il paesaggio della piana di Ranèe: da ambiente idilliaco a cava infernale”.
Davvero la crisi della partecipazione non è stata di casa a Bianzone; il convegno si è concluso con l’impegno delle associazioni aderenti alla Carovana a sostenere in tutti i modi la richiesta del Comitato di stralciare l’area del Ranèe dal Piano Cave.
Abbiamo poi assistito allo spettacolo Omaggio a Giorgio Gaber a cura di Patrizia Pili e Antonello Ianello.
La passeggiata nei prati del Ranèe e il rinfresco offerto con i prodotti degli agricoltori aderenti al comitato, dopo aver lasciato come testimonianza i sassi dell’Adda colorati dai bambini durante il laboratorio “Coloriamo i sassi”, ha concluso la giornata.
Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo del piano di Bianzone
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