12 maggio 2012 - Il Consorzio punta a un miglior posizionamento sul mercato del Valtellina Casera
Migliorare il posizionamento sul mercato, sia dal punto
di vista commerciale che merceologico, aumentare la notorietà presso i
consumatori: questo il duplice obiettivo che il Consorzio di tutela dei
formaggi Valtellina Casera e Bitto si è posto per il 2012, dopo aver
avviato il lavoro nel corso dell’anno passato.Un progetto ambizioso in un mercato reso difficile dalla crisi e sempre più competitivo. I nostri formaggi possono far valere la qualità certificata, il gradimento dei consumatori e lo stretto legame con il territorio: proprio per rafforzare questi tre aspetti nel corso del 2011 l’organismo consortile che riunisce una novantina di produttori ha rafforzato l’impegno e ottimizzato le risorse. “Le difficoltà in questi anni sono aumentate – spiega il presidente Vincenzo Cornaggia, che pochi giorni fa ha incassato la fiducia dei soci riuniti per l’assemblea annuale –, per questo abbiamo ritenuto necessario intensificare gli sforzi per migliorare la qualità dei nostri prodotti attraverso attività di ricerca e di vigilanza e per promuoverli sul mercato.
Lo scopo è quello di affermare ancora di più la qualità del nostro formaggio che, rispetto ai principali competitor, ha un prezzo più alto e che, quindi, più di altri ha risentito dell’aumento del carrello della spesa. Il Valtellina Casera che, da solo, garantisce il 20% circa del fatturato dell’intero comparto con quasi 170 mila forme prodotte nel 2011, è un formaggio di pregio che merita di avere una rilevanza all’interno di ogni banco formaggi. Valorizzare il prodotto in termini di prezzo significa assicurare la giusta remunerazione ai produttori che sopportano costi legati ai trasporti e alla logistica più alti rispetto ai concorrenti.
Nessun commento:
Posta un commento