25 giugno 2012 - Pd Sondrio: "L’attuale congiuntura economica richiede sicuramente sforzi comuni tesi ad individuare soluzioni innovative ed efficaci per fronteggiare le difficoltà".
"La debolezza del sistema industriale/artigianale della nostra Provincia - apre la nota stampa della Direzione del PD della provincia di Sondrio e Gruppo Consigliare “I Democratici” - è nota a tutti. Accanto agli interventi tesi a superare le situazioni di crisi che si aprono sul territorio (ultima delle quali la vicenda del gruppo Riello) devono essere messi in atto immediatamente strategie tese alla programmazione e al sostegno delle politiche occupazionali. Nessuno si deve sentire escluso da questo processo virtuoso...".
"Ciò premesso, - continua il PD - non possiamo che esprimere notevoli perplessità per la soluzione indicata dall’On. Del Tenno... Prima di tutto, come noto, lo sfruttamento della “risorsa acque” risulta economicamente vantaggioso solo nel campo delle grandi derivazioni, perché lo sfruttamento delle piccole derivazioni (i cosiddetti “piccoli salti”) sarebbe in grado di incidere sull’economia locale in una misura pressoché irrisoria...
"... ci dobbiamo chiedere - è l'argomentazione del PD - se, pur perseguendo un intento “nobile”, ovvero il bene comune, il sacrificio richiesto alla comunità locale potrebbe risultare eticamente e politicamente accettabile. L’attivazione anche solo di una ulteriore grande derivazione nel nostro territorio sarebbe in grado di compromettere ulteriormente in maniera significativa l’equilibrio ecologico e paesaggistico di una nuova “fetta” del nostro territorio, oltretutto in maniera irreversibile.
"Siamo sicuri che il sacrificio che tutto ciò comporterebbe, in termini di qualità di vita delle popolazioni nonché di diminuzione del valore intrinseco di una delle nostre “ricchezze” – ovvero il paesaggio, varrebbe l’eventuale ritorno economico di una simile iniziativa?
"... Le risorse vere - conclude con il ragionamento il PD - potrebbero derivare dalle gare per il rinnovo delle grandi concessioni (entro il 2016 scade il 40% delle potenze in concessione). E’ nei bandi di gara che vanno inserite le quote di compensazione, risorse o energia gratuita, per gli enti locali.
Infine, consideriamo non strategicamente produttivo richiamare l’attenzione
dell’autorità centrale, oltre tutto in fase critica di spending review, su una risorsa
“certa” come quella dei sovraccanoni. Non sia mai che ci possiamo trovare, come si suole dire, “cornuti e mazziati”, ovvero con l’obiettivo di sfruttare ancora di più la risorsa acque, ci ritroviamo privati anche delle risorse economiche che attualmente ci derivano da questo settore così significativo della nostra economia locale".
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