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venerdì 27 luglio 2012

ACQUE: SI' DEL GOVERNO AL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO

26 luglio 2012 - Con l’ordine del giorno dell'On. della Lega Nord Crosio approvato ieri si apre la strada a un progetto di legge.
ACQUE: SI' DEL GOVERNO AL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO
"Roby Ferrari" flickr.com (cc)
“Valutare la possibilità che le gare per l’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua ad uso idroelettrico siano indette dalle Regioni e dalle Province autonome anche nella forma di partenariato pubblico-privato, riconosciuta dalla normativa comunitaria vigente, sempre nel rispetto dei principi fondamentali di tutela della concorrenza, libertà di stabilimento, trasparenza, non discriminazione e assenza di conflitto di interessi”. Questo è l’impegno che il parlamentare valtellinese Jonny Crosio ha strappato al Governo con l’ordine del giorno, uno dei 209 in lista, presentato ieri alla Camera con il collega camuno Davide Caparini.
Quanto accaduto non modifica l’articolo 37 del Decreto Sviluppo, di cui da l'altro ieri si sta svolgendo la discussione generale nell’aula di Montecitorio, ma apre la strada ad altre iniziative parlamentari che, allo stesso modo, troverebbero l’approvazione del Governo. Ed è proprio questa l’intenzione di Crosio: “Il sì di oggi, insperato alla vigilia, mi convince ancora di più della bontà della nostra linea, che è quella della Lega Nord, per chiedere la compartecipazione del territorio nella gestione delle grandi derivazioni idroelettriche. Lo farò mediante un progetto di legge che terrà conto della normativa comunitaria vigente, affinché sia tutelato nei confronti delle obiezioni della Corte Costituzionale che hanno bloccato le precedenti leggi regionale e nazionale, presentate lo scorso anno, dichiarate incostituzionali. Il partenariato pubblico-privato è riconosciuto e sostenuto dall’Unione europea – aggiunge Crosio –, perciò potremmo avere delle buone possibilità”.
Il partenariato pubblico-privato per le grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, precisa l’ordine del giorno, garantirebbe un ruolo attivo del territorio nella gestione delle proprie risorse, attribuendo la giusta compensazione economica ed energetica rispetto alla massiccia produzione di energia idroelettrica di cui beneficia l’intero Paese.
Il percorso sarà lungo e accidentato ma il sì del Governo è un inizio, tanto che l’ordine del giorno di Crosio è stato in seguito sottoscritto anche da Benedetto Della Vedova di Futuro e Libertà e da Sergio Piffari e Gabriele Cimadoro dell’Italia dei Valori. Non dall’altro parlamentare valtellinese Maurizio Del Tenno, e Crosio ne è dispiaciuto. “È un collega in Parlamento ma lo è stato soprattutto nella Giunta provinciale, è un peccato che non sia arrivata anche la sua firma. Io, peraltro – conclude Crosio –, non me la sono sentita di mettere il mio nome in calce al suo ordine del giorno incentrato su una questione che poco ha a che fare con il nostro territorio: un progetto sperimentale per la tracciabilità dell’olio d’oliva…” .

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