Continua la scoperta del Viale Italia di Tirano attraverso le cartoline del passato.
Nel palazzo del San Michele c'è un buon
albergo-ristorante gestito da Augusto Bonazzi con servizio di carrozza
per il collegamento alla stazione.Ospita anche una fabbrica di "gasose e seltz" e un deposito di birre straniere.
Siamo attorno al 1915, Tirano, che sta ancora timidamente uscendo dalla città murata, si è spinta poco oltre la stazione con qualche casa. Un edificio occupa il marciapiede poco oltre la filanda Mottana, interrompendo uno dei marciapiedi. La scuola di Madonna è appena costruita, anche i pioppi sono a doppio filare come gli aceri che fiancheggiano in doppia fila i marciapiedi del viale. In piazza, sul lato verso Tirano ci sono ancora le tipiche botteghe della struttura fieristica del Settecento. Una agricoltura curata la fa ancora da padrona nel territorio fra Tirano e il santuario (non ancora basilica).
I tre pullman di turisti allineati sul viale ha indotto il bravo fotografo Agresta a riprendere la scena, evidentemente insolita. Il trenino non passa più dal viale, le file dei pioppi sono solo due, quelle centrali sono state eliminate, il giovane acero sulla sinistra attende di crescere, la scuola, che si intravede sulla destra dietro le piante, non è ancora stata allungata su quel lato. L'osteria che sorgeva presso la casa del Rettore è stata abbattuta per fare posto alla linea della Ferrovia Retica.
bcl
Nessun commento:
Posta un commento