6 agosto 2012 - A otto mesi circa dalla creazione del GAS
Tirano abbiamo intervistato Ruggero Spada, uno dei promotori, per fare
un primo bilancio dell'esperienza.
Sono passati circa 8 mesi dall'inizio di questa nuova esperienza: qual è il tuo bilancio allo stato attuale?Sono e siamo soddisfatti; abbiamo attivato una quindicina di ordini e siamo entrati in contatto con molti produttori, locali e no; abbiamo potuto conoscere la storia di quello che comperiamo; siamo stati solidali con i terremotati emiliani acquistando aceto balsamico. Abbiamo dato una forma all’organizzazione che adesso comprende più di sessanta soci. Ma non è del solo numero che siamo soddisfatti. Ci interessa la qualità di quello che facciamo, non vogliamo diventare una bottega, men che meno snob.
Ci ricordi i principi su cui si basa il Gas Tirano...
Il nostro atto costitutivo dice che “Il gruppo non ha fini di lucro e ha per scopo l’operare nel campo sociale e cooperativistico al fine di promuovere il consumo e la diffusione di prodotti locali, biologici ed eco-compatibili; il sostegno dei piccoli produttori stabilendo con essi rapporti diretti che garantiscano un’equa remunerazione; la solidarietà tra i soci.”
Vogliamo conoscere le persone che producono quello che comperiamo, vogliamo sapere come lavorano. Vogliamo scegliere consapevolmente le implicazioni dei nostri consumi.
Ti aspettavi più o meno partecipazione?
La partecipazione e l’interesse sono stati superiori alle aspettative. Siamo in un contesto che è quasi di paese e qui funzionano molto le relazioni e le conoscenze personali. Anche per questo stiamo riuscendo ad attivare i soci che in mezzo a tutte le loro faccende quotidiane hanno comunque voglia di dedicare un po’ delle loro energie agli acquisti collettivi.
Avete in mente delle novità o procederete su questa strada?
Le linee fondamentali del GAS rimangono confermate; dobbiamo trovare qualche sistemazione organizzativa e sviluppare lo spirito del gruppo.
Quali saranno le prossime iniziative?
A giorni ci ritroviamo per assaggiare le verdure di un produttore di Teglio. Assaggeremo ad esempio i pomodori viola e le coste di varietà tradizionali particolari, abbinate con la ricotta fresca, sempre locale.
Il giorno 11 agosto è programmata una visita all’alpeggio di Acquanegra, in Valmalenco, dove troveremo un produttore di carne, formaggi e salumi.
Per fine agosto abbiamo in cantiere acquisti di patate di un produttore locale, pesce fresco della cooperativa pescatori di Nervi, capperi sotto sale della cooperativa produttori di Pantelleria.
C'è ancora posto per chi ne vuole far parte? Cosa bisogna fare?
Superato un certo numeri di soci, la gestione del GAS si complica. Per ora non abbiamo ancora avuto problemi e quindi… c’è ancora posto. Per diventare soci bisogna versare la quota annuale di 20 € e trasmettere i propri dati. Le indicazioni suono sul sito http://gastirano.org.
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