Mercoledì 8 agosto prossimo alle h. 20,45, presso la
libreria “Il Mosaico” di Tirano si terrà la serata di letture recitate
dal titolo “Possiedo la mia anima - La letteratura inglese di fronte
alla crisi della modernità”. Saranno presentate letture di Virginia
Woolf, Aldous Huxley, Thomas S. Eliot, David H. Lawrence e G. Orwell.
Lettrice ed animatrice della serata è Nadia Mainetti, vicedirettore del periodico culturale “Sei in Valle”, dove cura la rubrica di letteratura. Ci ha rilasciato una breve intervista.Nadia Mainetti, come mai la scelta del tema “Possiedo la mia anima”?
Uno dei grandi temi che ha contraddistinto il dibattito culturale lungo tutto il XX secolo è stato quello della crisi di identità dell’uomo e del suo rapporto con un contesto sociale e culturale spersonalizzante, a volta addirittura disumanizzante e con la tendenza ad omologare chiunque. Quindi “Possiedo la mia anima”, ovvero “rivendico la mia identità, le mie specificità, il mio essere unico, nè migliore nè peggiore dei miei simili, ma me stesso”. Ed ancora “Possiedo la mia anima” nel senso che è necessario riaffermare il proprio diritto ad esprimere il mondo che si ha dentro, superando non solo le censure delle convenzioni esterne ma anche l’autocensura emotiva che, talvolta, ci si impone.
Ci spiega il perché della scelta di focalizzarsi su cinque grandi autori inglesi?
Ho scelto di focalizzarmi su cinque grandi autori inglesi di inizio ‘900 perché l’Inghilterra, in quanto culla della rivoluzione industriale, ha vissuto per prima in Europa i grandi cambiamenti che hanno fatto irrompere la modernità nella storia e fatto cambiare radicalmente una visione dell’uomo e della società che era consolidata da secoli.
Nelle opere di Virginia Woolf, Aldous Huxley, Thomas S. Eliot e David H. Lawrence e G. Orwell è ben presente la tematica del recupero dell’io e dell’unicità di ogni singolo individuo, in contrasto con l’azione di omologazione ed assimilazione posta in essere dal progresso tecnico, e dai vorticosi cambiamenti sociali ed economici che ne derivano.
Ma non solo, il vero tema è: quali procedure pone in atto il potere (qualunque potere) per riuscire a mantenere il controllo degli uomini, non potendo intaccare i principi dell’eguaglianza sociale e della democrazia, ormai consolidati ? Come ottenere di condizionare fortemente il comportamento e la libertà dei singoli, non potendo negare i diritti acquisiti? Disorientando, disperdendo, spersonalizzando. Da qui la necessità del recupero dell’io, di un vero restauro antropologico.
Ma perché proprio questi autori ?
Perché ognuno di essi tratta questi argomenti complessi con il suo stile personale, da diversi punti di vista e con diverse sfaccettature. Tuttavia, esiste un fattore comune: l’intento di realizzare una sorta di “restauro antropologico”, di ricollocazione dell'uomo al centro del mondo. Una ricostruzione dell’identità del singolo individuo in netta controtendenza rispetto alla tendenza massificante a uso e consumo esclusivo dei “poteri forti”. Di più: una lotta contro l’alienazione e la dispersione per il recupero dell’anima, una lotta contro la tirannia delle logiche dominanti, del pensiero unico, per restituire spazi vitali alla coscienza di ogni uomo.
Per informazioni:
Libreria il Mosaico, tel 0342719785, e-mail libreriailmosaico@gmail.com
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