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domenica 2 settembre 2012

SULLA MATURITA' E SULLA TERZA ETA'

30 agosto 2012 - Una riflessione di Giancarlo Bettini sulla vecchiaia e su alcune questioni religiose eterne ed attuali.
IN ETA' MATURA. Una fredda domenica d'inverno di molti anni fa, un amico di scuola, una gita fuori porta con la speranza di catturare qualche pesce in una cava di prestito nei pressi del lago di Pusiano. Giornata fortunata, alcune trote lasciano in modo forzoso il loro habitat e, poste nel cesto in vimini, danno addio alla vita. Un ristorante poco lontano, un appetito notevole, un angolo a noi riservato, un cameriere dai modi gentili. La lista del menù conta numerose pagine, la scelta però è veloce, veloce il servizio. Abbiamo scelto un vino della nostra Valtellina ed alla valle abbiamo fatto onore sapendo che sarebbe trascorso del tempo prima del rientro in automobile. Il vino delle nostre uve, lasciato lungo tempo prima di essere consumato, ha discreti gradi alcolici ed ha anche l'effetto di sciogliere la lingua. Così l'amico si confida dicendomi: “Forse te l'ho già detto, ma, oggi che qualche capello bianco è presente sulla nostra testa, vorrei esternare un dubbio che da tempo mi tormenta”. Gli rispondo: “Sono qui, pronto ad ascoltarti”. L'amico: “Io, nella vita familiare e professionale, ho cercato di comportarmi correttamente, seguendo quanto appreso dai genitori. A volte, vedendo quanto accadeva nella mia valle e fuori, l'essere corretto mi pesava non poco, ma perseverando non ho mai ceduto ai miei principi. Per quanto riguarda la religione ritengo l'osservanza dei dieci comandamenti severa, difficile la totale osservanza. Detto questo ecco l'atroce dubbio che mi perseguita: se nell'aldilà non ci fosse la seconda vita pensa che fregatura!!!”. Cerco di tranquillizzarlo dicendogli che in molti abbiamo gli stessi suoi dubbi.
NELLA TERZA ETA'. I nostri capelli, da tempo, sono completamente bianchi, candidi. Il mio amico di scuola ha ancora gli stessi dubbi sulla esistenza o meno dell'aldilà. L'ora del rendiconto finale nostro si avvicina. Siamo nelle mani di Dio per noi credenti, nelle mani di altri per coloro che professano altre religioni, nelle mani di nessuno per gli atei. Chi scrive è cattolico-cristiano per iniziale merito dei miei genitori, ma principalmente per i contenuti del cattolicesimo, contenuti appresi in età scolastica. Da un po' mi dichiaro “temporaneamente ateo” facendo sorridere i miei amici. Per quale motivo questo, spero temporaneo, distacco dalla chiesa? Per far comprendere in modo semplice ai lettori devo informarli che la penso come Oriana Fallaci e come Magdi Cristiano Allam. Sono per l'aiuto agli extra comunitari nei loro paesi d'origine, anche fornendoli di armi per combattere coloro che li sfruttano. E questo combattere con armi è contrario alla mia religione. Nonostante ciò non riesco a vedere altre soluzioni. Basta immigrati nel nostro Paese, ne abbiamo già in numero sufficiente di delinquenti nostri senza cercare altri guai. Non condivido affatto ciò che avviene tra gli islamici, omicidi di cristiani da parte dei fondamentalisti e pratiche sulle donne degne della più spinta inciviltà. Come non condividevo la politica dell'ex Cardinale di Milano che accoglieva tutti, delinquenti, ammalati contagiosi, ecc. Forse sono “temporaneamente ateo” per demerito di quel Cardinale. Il cattolico oggi potrebbe infrangere certi contenuti della tavole divine e ritornare ai tempi delle Crociate. Combattere contro i numerosi nemici che abbiamo già in casa (vedi il pensiero della Fallaci). Abbiamo la fortuna di avere un Papa tedesco, conservatore, che è attento a quanto avviene nel mondo. Santo Padre, dia dei consigli ai suoi “sudditi”, in particolare ai preti cattocomunisti, che sono quanto di più negativo possiamo trovare nella Chiesa. E nessuna nuova moschea deve affiancare le chiese nella nostra Bella Italia!
UN AMICO NEO CARDINALE. Da molti anni conosco un uomo con mamma valtellinese, uomo che si è dato completamente a Dio e che recentemente ha ricevuto la carica cardinalizia. Abbiamo avuto molti incontri negli anni, abbiamo calpestato molte volte i sentieri delle nostre montagne. Una meta gradita il rifugio di Schiazzera, più su il lago omonimo al confine con la Confederazione Elvetica. Sua Eminenza è il Cardinale Francesco Coccopalmerio che recentemente ha celebrato due Sante Messe da noi, una a Lanzada in Valmalenco ed una a Sernio, nella Parrocchia che l'ha visto bambino in tempi di guerra. Per quale motivo ho citato Sua Eminenza? Perchè le omelie delle messe citate, sia a Lanzada che a Sernio, le ha concentrate esclusivamente sulla fede in Dio. Il cattolico deve credere fortemente nel Signore e la Bibbia è il suo pane quotidiano. Durante le celebrazioni mi sono ricordato dei dubbi del mio amico di scuola, dubbi sull'aldilà: “... e se non ci fosse una seconda vita che fregatura!!!”.  Viviamo oggi, in Italia, in una società malata. Malata di relativismo dove tutto il passato può essere vero o non vero. Per rispondere all'amico mi permetto di aggiungere che nella religione cristiana esiste solamente amore, ciò che altre religioni non sempre hanno. Anch'io, a volte, ho i tuoi dubbi, mi sento “temporaneamente ateo”, perchè vedo negli uomini di chiesa una fiacca difesa dal nemico, un “vogliamoci bene” falso. Caro amico, termino proponendo un patto tra noi. Il primo che lascerà questo mondo farà in modo di far giungere, tramite particolari segnali, in codice celeste, l'esistenza o meno dell'aldilà. Contento?
Giancarlo Bettini

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