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giovedì 25 ottobre 2012

"IL TESORO DI FENKEL": IL NUOVO LIBRO DEL PRIMARIO ONCOLOGO DI SONDRIO

24 ottobre 2012 - E' in uscita il romanzo “Il tesoro dei Fenkel” scritto dal Dott. Alessandro Bertolini (primario oncologo dell’ospedale di Sondrio). Bertolini coltiva, oltre la passione per la medicina, anche la passione per la scrittura e sta attualmente lavorando al suo tredicesimo romanzo.
Alessandro Bertolini è nato a Milano e vive a Colico in provincia di Lecco. E’ primario di Oncologia Medica all’ospedale di Sondrio e scrittore. Attualmente sta lavorando al suo tredicesimo romanzo. I suoi precedenti lavori attraversano diversi generi: romanzo storico, romanzo di fantascienza, libri di memoria. Ha fatto dello scrivere in prima persona la sua cifra stilistica.
SCHEDA DEL LIBRO
All’oratorio il gioco che scatenava le bramosie di tutti era la caccia al tesoro, indizi successivi portavano all’agognata meta. Il meccanismo vitale del romanzo si accorda perfettamente con quello del gioco; il protagonista scova un tesoro lì dove avrebbe dovuto esserci nient’altro che il nulla. “Un indizio è qualcosa che accende la curiosità e indirizza verso un certo percorso, se si ha l’intenzione di arrivarci” ( Il tesoro dei Fenkel, p. 83). Arrivati ad un certo traguardo della vita si sente la necessità di ritirarsi in tranquillità in un ambiente sereno e a misura d’uomo; ecco la scelta di comprare un rudere di metà Ottocento a Desenzano del Garda. Non si tratta di un rudere qualunque, ma di un concentrato di storie e segreti capaci di tenere occupata la mente di chi, straniero, vi trova dimora. La dimora dei Fenkel è un luogo della storia, una storia che inizia con le guerre di indipendenza e prosegue fino ad arrivare ai giorni nostri. La dimora dei Fenkel è dimora dell’anima, è la storia di un pensiero che si mette a nudo e che riscopre la dimensione del ricordo. La precisa geometria della casa diventa spia e indizio che spinge il protagonista a intraprendere un percorso di ricerca. La crescente curiosità matura velocemente in desiderio di scoperta. Non si tratta di un cammino solitario, ma di un’esperienza quotidiana vissuta e condivisa con l’altro. Un libro ironico, tagliente e per gli spiriti curiosi. 

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