19 novembre 2012 - E' doveroso, giunti a questo punto della
vicenda, fare un riassunto dei fatti fin qui accaduti e chiedere dei
necessari chiarimenti all'Assessore al Commercio e al Turismo Stefania
Stoppani.
Il cosiddetto “caso Stoppani” si è proposto all'attenzione pubblica nel mese di aprile del 2011,
quando Stefania Stoppani, Consigliere Comunale di Tirano e
Vice-Presidente dell'Unione dei Commercianti del mandamento di Tirano,
ha contribuito, insieme al marito e a una collaboratrice all'apertura in Porta Poschiavina del negozio di servizi turistici “In Valtellina”.L'inizio dell'attività aveva spinto il Gruppo Misto a proporre un'interrogazione nella quale si chiedeva conto di un eventuale conflitto di interessi. Stefania Stoppani aveva dichiato di non avere un ruolo attivo nella sua attività privata, funzione ricoperta invece dai suoi soci: fatto però smentito nell'ultima conferenza stampa dal Sindaco di Tirano. Inoltre, la Stoppani aveva aggiunto nella nota stampa: “L’attività... non interferisce affatto con il mio ruolo amministrativo e la stessa ha semmai portato vantaggi alla comunità... una nuova società di promozione all’altezza delle sue attuali potenzialità”.
Su quest'ultimo punto, l'assessore aveva scatenato la reazione di Dario Medde, titolare di Adrastea Viaggi, che aveva detto: “Ben venga la concorrenza, ben vengano nuovi operatori, nuove iniziative e nuove idee, ma facciamo in modo che non ci siano dubbi sugli interessi in questione e che chi ricopre incarichi pubblici non possa svolgere attività amministrative che necessariamente riguardano direttamente o indirettamente società del settore in cui si hanno partecipazioni”.
E' qui, dunque, che si incentra la divergenza e la divisione dell'opinione pubblica: chi ricopre incarichi pubblici può svolgere attività private che possano, potenzialmente, generare conflitti d'interesse? Secondo Stefania Stoppani e la sua maggioranza sì, perché non c'è alcun motivo di temere una sovrapposizione di ruoli: conta la buona fede. Secondo altri, come Medde invece, meglio non porsi neanche il dubbio ed evitare la possibilità che possano proporsi conflitti d'interesse. Fino a che non c'è la prova di un atto in evidente conflitto d'interessi, si tratta dunque esclusivamente di una scelta politica.
Ma il “caso Stoppani” è tornato nuovamente agli onori delle cronache nei primi giorni di novembre, questa volta con un'accusa, mai smentita, che ha portato le dimissioni di Stefania Stoppani dalla Vice-Presidenza dell'Unione dei Commercianti del mandamento di Tirano. Alcuni consiglieri hanno rinfacciato alla Stoppani un episodio molto grave che, ribadiamo, non è mai stato smentito. E' il 15 settembre 2011 e siamo a Bazzano (BO) al mercato delle città Slow, organizzazione a cui il Comune di Tirano partecipa con una quota annuale di denaro pubblico. Stefania Stoppani, nel ruolo di Assessore al Turismo e al Commercio di Tirano, si sarebbe presentata alla fiera con un banchetto col quale avrebbe venduto i prodotti della sua attività commerciale privata.
E' questo il punto di non ritorno. La gravità della questione non pare sia stata completamente compresa, tanto che il Sindaco di Tirano nella conferenza stampa in difesa dell'Assessore avvenuta il 14 novembre ha preferito spostare l'attenzione dei presenti sulle competenze dell'assessore nel campo dell'organizzazione degli eventi anziché chiarire il fatto di cui sopra.
A mio parere è quindi urgente e necessario un intervento specifico degli Amministratori per offrire ai cittadini un definitivo chiarimento in merito all'episodio di Bozzone o in alternativa sarà doveroso chiedere all'assessore Stefania Stoppani di dimettersi dal suo incarico per evidente conflitto di interessi.
Marco Travaglia
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