20 dicembre 2012 - Il presepe di Enrico e Mariuccia merita
di essere raccontato per la storia e la tradizione che nasconde dietro
la sua apparente semplicità.
Si chiamano Maria (detta Mariuccia) Bellesini (81 anni) ed Enrico Parravicini (86 anni) i due coniugi che da più di 70 anni coltivano la passione per il Presepe,
e che assieme, da quando sono sposati, costruiscono, prima in piazza
Parravicini e ora nella casa di Via Besta, in Tirano. "Da quando avevo
7, 8 anni - racconta Mariuccia - ho cominciato a collezionare le
statuine di gesso che comperavo nel negozio Bonazzi, di fronte alla
chiesa di S. Martino: costavano 0,80 oppure 1,20 lire"."Sono sempre stata una formichina - ha continuato Mariuccia - e così, comperando tre o quattro statuine ogni anno (facendo un po' di sacrifici) sono arrivata ad avere una collezione che, quando ce n'è stato bisogno, ho aggiustato personalmente". Anche il marito Enrico ha avuto, fin da piccolo, la passione per i Presepi: "Li allestivo nella stalla - ha confidato - una volta si faceva così".
Il Presepe, costruito su una catasta di legna da ardere, oltre che essere composto da queste vecchie statue in gesso, presenta diverse curiosità, legate soprattutto ai tempi andati, come per esempio i sacchi di stoffa con il mais e il grano saraceno, l'asinello con la priala e il gerlo (regalato a suo tempo da Mariuccia alle figlie), utilizzato come capanna per accogliere Giuseppe e Maria. A fare da contorno al presepe, infine, una staccionata fatta a mano da Enrico e costruita con corteccia di nocciolo selvatico. "Quando vado a funghi d'estate - confida Enrico - penso già al Presepe e così, nel bosco, raccolgo idee e materiali".
Visitato spesso dai bambini del quartiere, questo Presepe, putroppo, non è inserito nella mappa de "La magia dei Presepi" di Tirano. Ma, sicuramente, Mariuccia ed Enrico, con la loro semplicità e cordialità, non rifiuteranno un sorriso e il racconto di questo storico Presepe a quelli che vorranno ascoltarlo.
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