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mercoledì 30 gennaio 2013

LA PROVINCIA DI SONDRIO FRA LE POCHE A NON AUMENTARE LE TASSE

29 gennaio 2013 - Porta la data di ieri la delibera con la quale la Giunta provinciale ha deciso di mantenere invariate le tariffe incassate direttamente da Palazzo Muzio: Responsabilità Civile Autoveicoli, Imposta provinciale di Trascrizione e Tributo per l’Esercizio delle Funzioni Ambientali.
Nella classifica delle Province lombarde quella di Sondrio si attesta fra le più virtuose. “A fronte dei tagli del Governo Monti - spiega il Presidente Massimo Sertori - e dovendo addirittura devolvere a Roma una percentuale sempre più consistente di tributi, siamo riusciti a tutelare i nostri cittadini. Per molti altri enti- aggiunge - non è stato possibile e di certo non per mancanza di volontà. Loro malgrado, infatti, gli aumenti imposti in altre province sono stati una scelta obbligata”.
In questi quattro anni la Provincia di Sondrio ha attuato una precisa politica di risanamento complessivo del bilancio, procedendo all’abbattimento dei mutui e al contenimento dei costi. “Scelte che hanno imposto numerosi sacrifici - spiega l’Assessore al Bilancio Costantino Tornadù - ma che ora ci consentono di non gravare sui bilanci dei valtellinesi e dei valchiavennaschi, garantendo comunque la stessa qualità dei servizi erogati”.
Un risultato che letto, dunque, nel contesto generale rincuora gli amministratori provinciali ben consapevoli comunque di ciò che li aspetta nell’immediato futuro.
Basti pensare che nel biennio 2012/2013, Roma toglie alla Valtellina e alla Valchiavenna oltre 4 milioni e 400mila euro. Non solo, nell’anno corrente, la Provincia dovrà trasferire a Roma 900mila euro derivanti dalla riscossione delle tasse provinciali.

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