Si è svolta Sabato 26 Gennaio l’Assemblea dei Soci della
TCVVV Spa che ha evidenziato un aumento dei ricavi rispetto al 2011 a
fronte di un incremento dei costi soprattutto per servizi e oneri
finanziari.
Il bilancio di esercizio 2012 chiuso il 30 Settembre si è
attestato su un valore complessivo della produzione pari a 8,9 milioni
di euro (100.000 euro in più rispetto al 2011) mentre i costi di
produzione hanno registrato un incremento di quasi un milione di euro
per un importo complessivo di 9,5 milioni contri gli 8,6 del 2011. Come
risultato finale l’esercizio chiude con un utile di 29.873
dopo le tasse rispetto alla perdita di 352.582 euro dello scorso anno.
Il totale dei debiti della Società si è ridoto nell’ultimo anno di un
ulteriore 1.009.000 di euro e di ben 6.645.000 di euro nel corso degli
ultimi 4 esercizi.I maggiori costi si sono avuti soprattutto per far fronte ai danni legati all’incendio che ha colpito la Centrale di Tirano lo scorso 19 Maggio: in tutto circa 420 mila euro divisi tra perdita in ricavi (47.000), perdita degli introiti per certificati bianchi (121.074) e 250.000 euro di costi per i lavori di recupero della Centrale di Tirano che però,per l’occasione, è stata resa ancora più moderna ed efficiente con una serie di modifiche e interventi tecnici che sono stati apportati agli impianti.
Durante l’esercizio non ci sono stati nuovi allacciamenti ma sono cresciute le richieste di allacciamento alla rete già esistente. Sottolinea a questo proposito Giuseppe Tomassetti, Presidente della TCVVV Spa: ”E’ ovvio che fino a quando non ci sarà certezza sulla natura pubblica o privata del servizio di Teleriscaldamento sarà molto difficile pensare di far crescere la rete esistente ed effettuare nuovi allacciamenti perché anche noi, come qualunque altro investitore, abbiamo bisogno di certezze normative per fare ulteriori investimenti. Siamo in attesa di sapere cosa deciderà il Consiglio di Stato in tal senso ma confidiamo sul fatto che c’è una abbondante giurisprudenza che come noi ritiene che il servizio non sia pubblico”.
Un dato particolarmente interessante viene dall’analisi e dalla valutazione della filiera bosco legno che a livello locale è cresciuta molto negli ultimi anni in linea con quanto voluto e auspicato dalla Regione Lombardia, prima sostenitrice dell’avventura del Teleriscaldamento in Valtellina. Tra il 2011 e 2012 sono stati ritirati 484.666 quintali di biomassa di cui 250.739 dai boschi, ovvero il 51% del fabbisogno totale. Valore che assume un rilievo particolare se si pensa che nel 2008\2009 la biomassa proveniente dal dal bosco era solo 44.045 quintali (10%). “In un momento in cui la maggior parte delle Aziende locali sono in crisi – spiega Walter Righini, AD della TCVVV Spa - le imprese boschive grazie al teleriscaldamento lavorano di più e sono anche in grado di assumere. Tra l’altro l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Tirano, Francesco Saligari, si sta adoperando per dar vita ad un Consorzio insieme alla Comunità Montana, i Comuni e i privati per far entrare le imprese boschive del territorio nella coltivazione del bosco”.
Sulla questione tariffe è intervenuto il Sindaco di Sondalo, Luigi Grassi, sottolineando l’esigenza che la TCVVV Spa paghi con più puntualità ai Comuni quanto dovuto in base alla convenzione esistente che prevede la retrocessione del 5% all’anno del fatturato in base alla vendita di calore effettuata. Immediata la risposta del Presidente Giuseppe Tomassetti che ha evidenziato come, all’interno della convenzione esistente, il contributo ai Comuni fosse stato inserito secondo un certo spirito che attualmente è stato superato dai fatti e dallo sviluppo del sistema complessivo del teleriscaldamento. “Siamo stati dei pionieri in questa avventura – sottolinea Tomassetti - è normale che all’inizio non fossimo in grado ne’ noi, ne’ tanto meno i Comuni, di prevedere certi sviluppi. Per ora aspettiamo la sentenza del Consiglio di Stato che dovrà fare chiarezza su molte cose e poi come più volte abbiamo già detto siamo pronti a metterci al tavolo per rivedere insieme ai Comuni la convenzione e renderla più aderente all’attuale situazione con buona soddisfazione di tutti”.
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