19 gennaio 2013 - Un'azione necessaria per coloro che hanno
la TV è quella di fare “zapping” con il telecomando. Così giovedì
scorso, 17 gennaio, dopo aver visto un ottimo documentario, mi sono
sintonizzato su RAI UNO proprio all'inizio della pluriennale rubrica
“vespasiana” “Porta a Porta”. (Di Giancarlo Bettini)
Presenti due grossi calibri della politica nostra:
Maroni, Segretario Nazionale della Lega Nord ed Enrico Letta, vice
Segretario Nazionale del PD. Due persone apparentemente tranquille, ma
agitate dentro, con idee differenti come il giorno e la notte.
Logicamente il conduttore era Bruno Vespa, uomo preparato, ma
soprattutto furbo come una volpe e pungente quanto può essere la
bestiola che porta il suo cognome. Accordi presi in precedenza nelle
segrete stanze: “Si dovrà discutere solo della politica nazionale e non
toccare l'argomento delle elezioni regionali che andranno trattate a
parte, essendo Maroni candidato alla Presidenza della Regione
Lombardia”. In Italia c'è ancora chi crede nei patti? Se ci fosse
sarebbe un ingenuo. L'uscita dai binari, quella sera, era un'azione
ghiotta, sia per Letta che per Maroni. Di tanto in tanto i treni
correnti su due diversi binari e viaggianti in senso opposto hanno
deragliato ed a Vespa è spettato il triste compito di rimetterli al loro
giusto posto.°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ad un certo punto, dopo una infelice uscita del pidiessino Letta, mi sono alzato di scatto dal divano e se avessi avuto in casa un’arma l'avrei diretta verso la televisione. L'uscita di Letta la riporto, ma non avendo registrato, non saranno le sue parole esatte. Ma il nocciolo è questo: Maroni stava spiegando che nel programma della Lega Nord c'è un punto fondamentale: il 75% degli introiti della Regione Lombardia dovranno rimanere alla Regione stessa. Chi scrive è perfettamente in linea con Maroni, sono anni che lo scrivo inutilmente. Maroni ha affermato che se il 25% degli introiti di ogni Regione andrà allo Stato l'importo raccolto sarà sufficiente per coprire le spese necessarie per la collettività. Basta alle sanatorie statali a favore delle Regioni che non sanno governarsi. La risposta di Letta: “Ti stai sbagliando. A parte il fatto che, a mio avviso, il 25% non è sufficiente per le necessità nazionali, ti faccio un esempio. Prendiamo la tua Regione, la Lombardia. Un milanese, a questo punto, potrebbe obbiettare e dire: “perchè devo partecipare a pagare qualsiasi opera prevista, ad esempio, all'estremo nord della Regione, sul confine con la Svizzera?”. Paragone stupido, cretino.
Da valtellinese, se fossi stato presente da Vespa tra il pubblico, mi sarei alzato per schiaffeggiare quella specie di politico a nome Enrico Letta. Mi avrebbe potuto calmare solo lo zio del vice segretario PD, quel Gianni Letta dal quale il nipote Enrico molto ha da imparare. All'ignorante (a colui che ignora) desidero far conoscere quanto avvenuto da noi, a due passi dal confine svizzero, all'estremo nord della penisola. Da anni aspettiamo la realizzazione di un tronco di superstrada, la Colico - Lovero. L'attuale Strada Statale 38 dello Stelvio è contornata, a mo' di cipressi, da croci a ricordo delle persone morte in incidenti stradali. L'attuale viabilità non sopporta più il traffico quotidiano. Cosa ha fatto l'Amministrazione Provinciale di Sondrio, Amministrazione retta dalla Lega Nord, per iniziare l'esecuzione di un lotto di detta arteria? Ha dovuto impegnare ingenti capitali sottraendoli all'Amministrazione stessa, al BIM, alle Comunità Montane, ai Comuni, da aggiungere ai fondi ANAS. Pazzesco! Denari sottratti ai nostri Enti per una Strada Statale! Ho scritto più volte che dallo Stato siamo stati trattati come cittadini di serie C. Ora, se la Lega Nord dovesse vincere nelle prossime elezioni regionali ed il 75% degli introiti lombardi, come detto da Maroni, dovesse rimanere da noi non dovremo più dipendere da Roma per realizzare tutto il tronco nuovo della Statale 38. Ne avrebbero vantaggio il turismo, le nostre industrie, la viabilità della provincia di Sondrio.
Questo desidero far sapere all'ignorante del PD che ha “bestemmiato” con l'infelice uscita nel salotto di Vespa.
Giancarlo Bettini
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