19 febbraio 2013 - Il Sindaco di Tirano ha annunciato
l'erogazione di un nuovo contributo economico a favore del Giardino
d'Infanzia di Tirano. Sei favorevole o contrario?
Ha suscitato qualche perplessità la dichiarazione del
Sindaco di Tirano Pietro Del Simone che, il 16 febbraio, sulle colonne
de La Provincia di Sondrio, ha annunciato che verranno usati nuovi soldi pubblici, per coprire un buco di bilancio
(un mancato introito da parte del Ministero) della Fondazione Giardino
d'Infanzia, storica scuola paritaria del Comune di Tirano. Per fare
chiarezza è bene sapere che per scuola paritaria si intende una scuola privata
che rilascia" titoli equivalenti ai diplomi rilasciati dalla scuola
statale perché si sottopone ai programmi e alle regole del Ministero
dell'Istruzione" (Fonte: Wikipedia). In base alla legge 62/2000, emanata
in attuazione dell'articolo 33 della Costituzione, le scuole cosiddette
private dell'infanzia, primarie e secondarie possono chiedere la parità
ed entrare a far parte del sistema di istruzione nazionale. Per questo è
giusto parlare di scuola pubblica statale e scuola pubblica non
statale.La Fondazione Giardino d'Infanzia è attiva sul territorio con due strutture di sua proprietà:
- quella più conosciuta, in centro (Via Giuseppe Garibaldi), vicino alla Scuola Primaria Credaro, nella quale ci sono sezioni della scuola d'Infanzia (3-6 anni), Primavera (2-3 anni) e Nido (3 mesi-3 anni)
- e quella a Madonna dove ci sono sezioni della scuola dell'Infanzia (con un totale di 60 bambini). Nella stessa struttura si trova anche la scuola dell’infanzia statale Quadrifoglio con 4 sezioni di bambini da 3 a 6 anni e 1 sezione Primavera (per un totale di 100 alunni). Il Comune ogni anno versa alla Fondazione circa 30.000 euro per l'affitto degli spazi usati dalla scuola statale.
1. il Giardino d'Infanzia è una scuola "nostra, non privata, che abbiamo sempre sostenuto”.
2. "E' chiaro che si prospetta un aumento delle rette, la famiglia sceglie la statale. Ma se raddoppiano le sezioni della statale, dove li mettiamo tutti gli alunni?".
La prima affermazione è accettabile. La scuola infatti, in quanto paritaria, entra nel sistema pubblico dell’istruzione, anche se non è statale. E’ vero poi che può essere considerata "nostra", del territorio, grazie al suo legame con la comunità. La seconda affermazione è opinabile perché:
- non è automatico che le famiglie, con l’aumento delle rette della Fondazione, scelgano la statale;
- il calo demografico della popolazione previsto per i prossimi anni vede un calo fisiologico degli iscritti e quindi delle sezioni;
- delegare a una fondazione privata l’istruzione dei nostri bambini per mancanza di spazi appare discutibile
Per l’anno scolastico in corso il Comune ha erogato 140mila euro sia alla Fondazione sia all’Istituto Comprensivo. Le rette delle famiglie dei bambini iscritti alla scuola statale però ritornano nel bilancio del Comune, coprendo in buona parte la spesa (affitto, riscaldamento, servizio mensa), poiché il personale è pagato dallo Stato. Le rette invece versate dai genitori dei bambini della scuola paritaria restano, com’è ovvio, alla Fondazione, per il pagamento degli stessi servizi oltre che degli insegnanti.
Ritenete che l’Amministrazione tiranese con questo ulteriore contributo stia sostenendo in modo equo la scuola statale e la scuola paritaria?
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