21 febbraio 2013 - Ha scatenato molte reazioni l'uccisione
dell'orso M13 nella regione di Poschiavo. Su Facebook qualcuno propone
di boicottare il Canton Grigioni.
Da ieri, mercoledì 20 febbraio, giorno in cui è stata
ufficializzata la notizia dell'uccisione dell'orso M13, il web è stato
inondato da commenti riguardo la vicenda, molti dei quali frutto
dell'indignazione per quanto i vertici del Canton Grigioni hanno deciso.
"L'abbatimento dell'animale - hanno spiegato in conferenza stampa il
giorno seguente l'uccisione - si è resa necessaria perché l'orso si è
ripetutamente spinto nelle zone abitate, dimostrando di non provare
timore per l'essere umano".Reinhard Schnidrig, capo sezione Caccia, pesca e biodiversità dell'Ufam (Ufficio Federale dell'Ambiente), ha dichiarato, tra le altre cose, "che rinchiuderlo sarebbe stata una detenzione a vita: una tortura ancora più grande che abbatterlo". A fine conferenza stampa le autorità grigionesi hanno poi dichiarato che M13, definito più volte "pericoloso", sarà imbalsamato ed esposto al Museo Naturale di Coira.
Il fatto scatenante che ha portato all'uccisione dell'orso, oltre a quanto esposto sopra, è stato l'incontro che una 14enne ha fatto con il plantigrado qualche giorno fa e per il quale la ragazzina è stata ricoverata in stato di shock. Dopo questo episodio, molte persone avevano chiesto il suo abbattimento.
L'uccisione, però, ha scatenato una serie di reazioni, molte delle quali sono state rese possibili dal web. Su Facebook, per esempio, è nato il gruppo (con già più di 2.000 adesioni) "Chiediamo le dimissioni di chi ha deciso l'uccisione di Emme Tredici", nel quale qualcuno chiede addirittura di "boicottare il Canton Grigioni per vacanze, giornate sugli sci e suoi prodotti".
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