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sabato 2 febbraio 2013

MADESIMO: CORRUZIONE, CONCUSSIONE E ABUSI EDILIZI

1 febbraio 2013 - La Guardia di Finanza ha sequestrato immobili per circa 6 milioni di euro; sette persone sono state denunciate a piede libero.
La Guardia di Finanza di Chiavenna, su decreto emesso dal GIP di Sondrio, ha sequestrato un attico, 16 appartamenti ed uno stabile costruiti nel comune di Madesimo in violazione delle norme edilizie grazie ad illeciti accordi tra imprenditori ed amministratori locali.
I fatti si riferiscono al periodo 2004/2011 e non coinvolgono gli attuali esponenti politici dell'amministrazione comunale. Le indagini hanno preso avvio nel novembre 2010 quando si verificò il singolare incendio di un edificio d’interesse storico nel comune di Madesimo. La presenza di tale edificio imponeva un vincolo paesaggistico ed avrebbe potuto pregiudicare l'iter di approvazione di un piano di
“riqualificazione” presentato da imprenditori della zona che prevedeva la costruzione di nuovi complessi residenziali su quei terreni (aumento della cubatura da 660 a 4000 mc).
Le investigazioni, condotte dalla Guardia di Finanza sotto la direzione della Procura della Repubblica di Sondrio, hanno permesso di ipotizzare un sistema di connivenze che vede coinvolti noti imprenditori della zona, amministratori e funzionari del comune di Madesimo.
Sono stati scoperti numerosi casi di abusi edilizi che avrebbero fruttato alle imprese circa 7mila euro a metro quadrato vale a dire il prezzo corrente degli immobili nella zona di Madesimo.
Tra i vari episodi accertati spiccano un attico completamente abusivo ed un corso d’acqua “spostato”, sulla carta, per consentire che una costruzione venisse allargata nel rispetto della distanza minima, il tutto passato totalmente inosservato agli occhi di chi avrebbe dovuto vigilare.
Le perquisizioni, l'analisi della contabilità, i conti correnti passati al setaccio hanno permesso di riscontrare i sistemi che sarebbero stati utilizzati per dissimulare l'elargizione di varie utilità agli amministratori pubblici coinvolti.
In un caso sono stati approvati dal comune dei "piani d’intervento" particolarmente vantaggiosi per le imprese, come la ricostruzione e cambio di destinazione d’uso da alberghiero a residenziale di un edificio di sette piani situato nel centro di Madesimo.
Come contropartita i vertici del Comune, abusando dei propri poteri, avrebbero costretto i costruttori a revocare l’incarico conferito al proprio architetto di fiducia, affidando la progettazione, per un importo di circa 400mila euro, a due professionisti tra cui un prossimo congiunto degli amministratori comunali.
In un altro caso, a favore di un funzionario comunale compiacente nella concessione di permessi ed autorizzazioni illegittimi, sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione dell'abitazione di proprietà per circa 15mila euro che però non sono mai stati pagati.

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