Il merlo è uno degli uccelli più socievoli che si identifica
in modo facile per il suo colore completamente nero, ma anche il becco
giallo, questo vale solo per il maschio ovviamente perché la femmina è
sul marrone. (Di Giac)
Da sempre il merlo è noto per il suo canto "piacevole",
anche per questo un tempo si usava tenerlo in cattività, allevandolo. Il
nome dialettale di questo uccello è in pratica uguale a quello
italiano, solo che la "o" finale diventa "u". Una cosa importante da
sapere è che nell'immaginario popolare il merlo è talvolta la personificazione dell'ingenuità, forse perché si lascia avvicinare troppo facilmente da noi uomini, ma l'epiteto "merlo" nei dialetti è ormai in disuso:
nella realtà di oggi il povero merlo, spesso si ignora, anzi c'è chi lo
guarda male perché l'uccello è dannoso... si nutre di frutta: uva e
mele, facendo danni nei frutteti e nei vigneti. E' un primo passo che
poi può portare coloro che non amano gli uccelli dannosi, a volere
eliminare anche i predatori pericolosi. Ma non voglio dire di più, il
discorso sarebbe troppo lungo.Per quanto riguarda il merlo mi sembra di poter dire che invece sia un animale scaltro. Ci guarda da vicino da tempo ormai, gironzolando per i paesi e nutrendosi di insetti o larve nei nostri giardini. Ora ha imparato perfino a imitare il nostro fischio e forse sa borbottare anche qualche parola, ma su questo non sono sicuro. Per conto mio è un uccello che può essere guardato con simpatia, indipendentemente da quello che fa, e soprattutto, deve essere rispettato.
Nel concludere ricordo anche la leggenda popolare "i dì de la merla" (ossia i giorni più freddi dell'anno, Ndr) che a dire il vero, così come si racconta, non mi sembra un granché. Mi chiedo se non sia ormai un semplice modo di dire. Dal nome dell'uccello deriva però un cognome diffuso qua e là in Italia: Merlo. Questo non è certamente poco.
Giac
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