'L arbutée, arbostaro, nella zona di Tirano era una delle
tante cariche previste dagli Statuti locali già ne 1600. (Di Giac)
Il suo compito principale era quello di fare la guardia ai vigneti.
Chi veniva trovato a rubare uva, veniva naturalmente sanzionato. A
Stazzona di Vllla di Tirano l'ultimo arbustée si chiamava Abbondio Re
delle Gandine: è rimasto in carica fino agli anni '50 del secolo scorso.
In una delle numerose "elezioni del'700, a Stazzona ne furono eletti
due: Domenico Scilitro fu Battista e Giovanni Re fu Stefano. In questo
caso l'elezione avvenne il 24 Agosto 1746. A Villa vennero eletti altri
quattro arbostari e altri ancora nella zona di Motta. Da notare che l'elezione a questa carica, avveniva entro agosto, nel periodo in cui l'uva comincia a maturare.Una volta in carica, gli arbostari non potevano vendere a nessuno alcun tipo di uva, a meno che fossero in grado di dimostrare che l'uva venduta era stata vendemmiata nei loro vigneti. Per fare questo occorrevano due testimoni degni di fede. L'arbostaro che violava questa "regola", veniva punito severamente, al pari di colui che aveva comprato l'uva. Non bisogna dimenticare che nei nostri paesi, fino alla prima metà del secolo scorso, la viticoltura era di gran lunga la coltivazione più importante e proprio per questo tutte queste "precauzioni" erano giustificate.
Nel libro di Luca Palestra, "Così si viveva a Villa e Stazzona", delle varie cariche degli Statuti se ne parla con chiarezza. Sono riportati, tra l'altro, anche i testi integrali degli Statuti della Comunita di Villa e Stazzona del 1659. Quando ero bambino sentivo parlare spesso di un "arbustée". Qualche anziano mi diceva quando entravo nel vigneto vicino a casa: "varda ca'l ta ciàpa l'abustée"...Io non riuscivo a capire chi fosse questo arbustée; alla fine finii per considerarlo uno spauracchio o forse un fantasma. Allora i bambini erano molto educati e rispettosi nel confronto dei più anziani e prendevano sul serio tutto quello che loro dicevano.
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