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martedì 30 aprile 2013

CINEMA MIGNON TIRANO: CAMBIA IL TIPO DI CONDUZIONE

29 aprile 2013 - Scadrà il 31 maggio l'obbligo contrattuale dell'attuale gestore del Cinema Mignon di Tirano. La parrocchia di Tirano, proprietaria della struttura, sta cercando una nuova soluzione per la prossima conduzione.
[RETTIFICA: i due dipendenti hanno già perso il posto di lavoro a partire dal 1° aprile]

“Siamo alla ricerca di un nuovo gestore – ci confida don Remo Orsini – e allo stato attuale non c'è ancora niente di definito”. Il Parroco di San Martino, sottolineando “il ruolo molto molto attivo e costruttivo del Comune di Tirano”, ipotizza una conduzione non più centrata solamente sulla proiezione delle prime visioni cinematografiche, ma piuttosto maggiormente rivolta alle attività associative e culturali del territorio: “Quello che è sicuro, al momento – garantisce don Remo – è che la sala continuerà la sua attività, probabilmente a partire da ottobre o novembre”.
Dal Comune di Tirano, l'Assessore alla Cultura Bruno Ciapponi Landi fa sapere che "si deve dare atto alla Parrocchia di una sensibilità culturale e sociale che va oltre i suoi compiti e di non avere mai imposto una gestione strettamente confessionale dimostrando una larghezza di vedute che le fa onore". Al momento, si sa che la Parrocchia è in trattativa con una persona in rappresentanza di un'associazione. Saranno probabilmente proprio le associazioni e i gruppi culturali, infatti, al centro della nuova conduzione della struttura che sicuramente darà maggior supporto ad attività e spettacoli locali, senza tralasciare, ovviamente, il mondo della scuola, molto attivo con le frequenti rappresentazioni teatrali.
Ed è stato proprio il supporto alle attività locali il motivo principale dell'allontanamento di Roberto Gasperi e della sua Cinegest, attuale amministratrice delle sale di Aprica (1) e Morbegno (3). “Il supporto logistico alle manifestazioni (obbligatorio per contratto, Ndr) – assicura Gasperi – è diventato troppo gravoso; in questi 17 anni di servizio – continua – ci siamo presi in carico circa 600 eventi, sobbarcandoci le spese di riscaldamento, luce, pulizia e personale. Per continuare il servizio abbiamo fatto una nuova proposta che venisse incontro alle crescenti spese, ma questa non è stata accolta”.
Divorzio consenziente quindi con la Cinegest che, comunque, assicura Roberto Gasperi, “non farà mancare, nel caso ce ne fosse bisogno, un supporto logistico per portare un servizio di programmazione che permetta di continuare la proiezione delle piccole cinematografiche. E' plausibile che la sala continui ad offrire il servizio cinema qualche giorno alla settimana mentre per i restanti giorni rimarrà a disposizione delle associazioni e dei gruppi culturali. Attenzione meritano e stanno avendo anche gli attuali due dipendenti, che rischiano il posto di lavoro.

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