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martedì 30 aprile 2013

OVERBOOKING: RIAPERTO IL CONFRONTO CON I SINDACATI

29 aprile 2013 - Il Commissario Straordinario di AOVV Dott.ssa Maria Beatrice Stasi, seppur in attesa della formalizzazione dell’incarico, ha riattivato nei giorni scorsi il regolare svolgimento delle relazioni sindacali.
In particolare nel corso dell’incontro con le Organizzazioni Sindacali dell’area dirigenza, presenti anche il Direttore Sanitario Dott. Tommaso Saporito e il Direttore del Servizio Risorse Umane Dott. Fabio Agrò, la Dott.ssa Stasi ha posto l’attenzione sulla questione dell’”overbooking”.
Si ricorda che il sistema gestionale delle agende delle prestazioni ambulatoriali con “overbooking”, consentito da Regione Lombardia, consiste nel prenotare un numero di pazienti leggermente superiore rispetto alle prestazioni previste in una sessione di lavoro, in modo da compensare le mancate presentazioni agli appuntamenti da parte dell’utenza prenotata.
La decisione di attivare l’”overbookingaveva sollevato alcune obiezioni da parte degli operatori sanitari di AOVV alla Direzione Strategica riprese per altro anche dalla stampa locale nelle ultime settimane.
Il Commissario Straordinario ha prospettato alle Organizzazioni Sindacali, che hanno espresso la propria valutazione positiva, una verifica tecnica da tenersi nel corso del mese di maggio sugli effetti dell’”overbooking”, attuato fin qui con modalità identiche per tutti gli ambulatori, al fine di rimodulare il sistema per rispondere alle criticità evidenziate dai professionisti; con il dialogo e il consueto spirito di collaborazione da sempre dimostrato dai professionisti che operano in AOVV si ritiene certamente possibile riproporre soluzioni che tengano conto della diversa incidenza di mancate presentazioni agli specifici servizi ambulatoriali.
Nel corso dell’incontro, sempre sulla tematica della riduzione dei tempi d’attesa, il Commissario Straordinario ha comunicato l’intenzione di attivare una campagna di sensibilizzazione verso gli utenti che non si presentino agli appuntamenti senza comunicare disdetta utilizzando gli strumenti che la normativa regionale mette a disposizione.
Infatti il fenomeno della mancata presentazione dell’utenza agli appuntamenti prenotati e non disdetti causa un danno alla collettività e in particolare a quei cittadini che sono in attesa di poter accedere a una prestazione sanitaria e che potrebbero fruire dei posti lasciati liberi con tempi di attesa più contenuti.

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