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martedì 30 aprile 2013

MARCIA AD ASSISI PER DIFENDERE I NOSTRI BENI COMUNI

Il 25 maggio si terrà ad Assisi la Prima Marcia per la salvaguardia della salute, per l'aria, il cibo, l'acqua, la terra puliti che avrà per tema principale l'opposizione alla proliferazione degli impianti a biomasse e biogas individuata come minaccia attuale, insidiosa e diffusa capillarmente sul territorio.
L'appuntamento di Assisi fa crescere un movimento spontaneo contro tutte le forme di nocività ambientale e contro l'eolico selvaggio, l'incenerimento in varie forme dei rifiuti, il persistente massiccio utilizzo di pesticidi.
La proliferazione degli impianti a biogas e biomasse, sostenuta da super-incentivi, è senza freni. Si adatta spregiudicatamente alla rimodulazione delle tariffe per spuntare profitti speculativi strumentalizzando e distorcendo concetti nati per promuovere la sostenibilità: “filiera corta”, “rinnovabilità”, “cogenerazione”.
La prospettiva di guadagno elevato e sicuro allenta ogni freno inibitore e si calpestano leggi fondamentali, i diritti alla salute, alla sovranità alimentare, alla sicurezza e al libero esercizio delle attività economiche. Si spingono le amministrazioni locali a scelte contrarie al bene dei cittadini.
La crescita senza regole di impianti a biomasse e al biogas rappresenta oggi una delle principali emergenze sul fronte della tutela della salute e dell'ambiente. Contrastarla significa agire allo snodo dei principali problemi ecologici e sociali del nostro tempo: quello della gestione dei rifiuti (che con le biogas e le biomasse assume la dimensione di uno smaltimento diffuso e incontrollabile), della qualità dell'aria (compromessa da nuove fonti di combustione diretta e indiretta), della qualità e della sicurezza della produzione agricola (minacciata dalla concorrenza drogata delle agrienergie e dalla ulteriore sottrazione di superfici destinate alla produzione di cibo).
Sono valori fondamentali quelli in gioco. Tanto fondamentali da costringere a ripensare dalle fondamenta la stessa azione collettiva, mettendo al centro i beni comuni. I beni essenziali che un modello di sviluppo tutt'ora improntato ad industrialismo e consumismo (verniciati a volte di verde) mette a repentaglio per poi monopolizzarli: l'acqua pura, l'aria, la terra che deve continuare a dare pane e non può essere avvelenata o isterilita.
Da oltre un anno i comitati Terre Nostre di tutta Italia hanno maturato l'idea di una iniziativa pubblica ad Assisi. Gli obiettivi della manifestazione e la natura dei Comitati trovano una corrispondenza immediata e al tempo stesso profonda con la città di Francesco e al suo insegnamento che incita alla salvaguardia del creato.
Non siamo più disposti a veder calpestati diritti costituzionali e i fondamentali presupposti della convivenza e pertanto utilizzeremo tutte le forme di iniziativa democratica per ottenere:
  • Drastico ridimensionamento degli incentivi per la produzione elettrica da biogas e biomasse destinata alla immissione in rete indipendentemente dalla taglia degli impianti.
  • Applicazione della valutazione ambientale degli effetti cumulativi anche agli impianti di pur ridotta potenza.
  • Verifica stringente e su più adeguati criteri dei bilanci energetici e dei criteri di sostenibilità e requisiti di filiera corta delle fonti energetiche utilizzate.
  • Verifica dell'impatto sui sistemi agricoli locali e più stringenti criteri di esclusione delle aree di produzioni tipiche, di pregio paesistico, a vulnerabilità ambientale e idraulica.
  • Valutazione del bilancio della sostanza organica dei suoli ed esclusione preventiva delle aree caratterizzate da maggior gravità del problema della scarsità di sostanza organica.
  • Esclusione senza eccezioni di impianti a combustione diretta e indiretta delle aree con qualità dell'aria compromessa.
  • Rispetto di distanze dalle abitazioni e dai centri abitati tali da prevenire qualsiasi conseguenza per la sicurezza, la tranquillità e la salute.
  • Verifica della compatibilità delle centrali entrate in esercizio rispetto a gravi impatti su salute e ambiente ai fini del loro ridimensionamento, modifica o disattivazione.
  • Reindirizzo delle risorse verso la ricerca e la sperimentazione nel campo dello sfruttamento delle autentiche energie rinnovabili e verso l'incentivazione capillare degli interventi per il risparmio energetico e la lotta agli sprechi di energia e materia.

Michele Corti
presidente Terre Nostre
coordinamento nazionale
comitati no biomasse non biogas

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