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venerdì 31 maggio 2013

COASTER: UN'OPPORTUNITA' PER CAMBIARE IL NOSTRO FUTURO?

30 maggio 2013 - Intervista esclusiva a Giandomenico Ciapparelli, l'imprenditore tiranese che ha proposto al mandamento di Tirano una progetto turistico in grado di cambiare il nostro futuro. In bene o in peggio? (Di Marco Travaglia)
La maggior parte delle persone sembra d’accordo sul potenziamento del collegamento Tirano-Trivigno (del quale si parla da qualche decennio), ma non tutti sono d’accordo sulle modalità. Recentemente è stato siglato un accordo con 11 amministrazioni, che cosa prevede?
Sono personalmente molto contento della posizione espressa dagli 11 Comuni che hanno deciso di aprire un tavolo di discussione, che cercavo da 4 anni, e che hanno detto di apprezzare il progetto. Il tutto poggia su tre pilastri fondamentali (il solo collegamento Tirano-Trivigno non reggerebbe economicamente): un’area di montagna naturale di 20 km (dal Mortirolo a Trivigno), le piste da sci di Aprica, la cultura, la storia e l’enogastronomia del fondovalle. Queste tre forze, che nessuno può vantare di avere tutte assieme, andrebbero messe in collegamento con un mezzo di trasporto. Non ho il minimo dubbio che questo progetto possa funzionare.
Il mezzo di trasporto per collegare queste aree è il famigerato coaster?
Non propriamente. Nel progetto non si dice affatto che bisogna usare per forza il coaster; per ipotesi si potrebbe usare, in alternativa, una cabinovia automatica. Noi pensiamo che il coaster possa essere il mezzo di trasporto più adeguato e innovativo, avendo peraltro avuto tutte le garanzie necessarie dai costruttori. E’ elettrico, quindi non rumoroso, veloce, a basso impatto energetico e ambientale. Tra l’altro abbiamo uno studio di fattibilità predisposto dall’Ingegner Emilio Antonioli, l’architetto Walter Sala e il dottor Luca Gnali, massimi esperti in Piani di sviluppo locali, che hanno individuato un percorso attraverso una striscia di 100 metri tenendo conto dell’impatto ambientale e del punto di vista geologico. Su questo c’è anche un accordo di massima con i Comuni.
Perché, secondo lei, la Comunità Montana di Tirano non ha preso parte agli incontri?
Secondo me perché non c’entra molto in questo momento. Quello che poteva fare era prevedere il progetto nel Piano di Sviluppo, e lo ha fatto.
Su questo giornale ho lamentato una chiarezza a tempo sulla divulgazione della trattativa per il progetto e lei si è difeso dicendo che “la divulgazione di notizie sulle fasi della discussione sarebbe stato alquanto irriverente nei riguardi dei nostri interlocutori”. Perché allora, all’inizio, la trattiva con il Comune di Tirano era stata resa pubblica?
Perché in questo momento non si tratta più di Ciapparelli, della sua società e della loro proposta turistica; ora ci sono 11 amministrazioni che hanno portato avanti il progetto ed è normale che le decisioni dei Comuni debbano essere rese pubbliche dai Comuni stessi. Per quanto riguarda il Comune di Tirano è noto a tutti che, visto l’abbandono nel cassetto del progetto e di un tavolo nel quale confrontarsi, ho ritirato il progetto circa 1 anno fa. Mi ero messo il cuore in pace, ma nell’estate del 2012 altri Comuni hanno rivalutato il progetto e lo hanno fatto proprio.
Quindi, mi faccia capire. Tirano ha lasciato nel cassetto il progetto senza iniziare una reale discussione e, passato troppo tempo, lei ha deciso di ritirare la sua proposta. Ad un certo punto il progetto suscita l’interesse di altri Comuni che lo valutano positivamente: si costruisce un tavolo di lavoro e la partenza, visto il disinteresse di Tirano, viene spostata a Villa Tirano. In seguito, quindi, il Comune di Tirano, in qualche modo, si è dovuto ricredere e/o si è trovato costretto ad accettare il progetto con la nuova partenza?
Preferisco passare oltre.
Pensa che, a questo punto, una partenza a Villa di Tirano possa penalizzare il progetto?
Villa di Tirano è stata individuata, tutti assieme, come l’alternativa migliore. Se ci pensiamo, per il turista che arriva da grandi centri come Milano, la distanza tra Villa e Tirano è davvero irrisoria. Calcolando che il 90% dei turisti arriva dal milanese, per loro non cambia nulla. Tra l’altro, il vantaggio di una partenza a Villa è dato dalla possibilità di poter fare un parcheggio ampio, evitando di congestionare ulteriormente Tirano. E’ chiaro comunque che un collegamento con il comune abduano va fatto, per esempio con l’attuale trenino giallo o un mezzo simile. L’unico dato negativo sarebbe la mancanza del collegamento diretto con il trenino rosso, ma questo non è dipeso da noi.
DOMANI LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA A GIANDOMENICO CIAPPARELLI NELLA QUALE SI PARLERA' ANCHE DELL'EX CINEMA ITALIA

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