La mostra “La croce – albero della Vita” già esposta presso
palazzo Martinengo nel mese di aprile, è aperta al pubblico da oggi nel
nuovo allestimento curato dai maestri artigiani nel Centro Servizi
presso la sede di Confartigianato Imprese Sondrio. [Fino al 7 giugno]
Visto il grande successo di pubblico avuto dal 13 al 21
aprile in occasione della Beatificazione di Nicolò Rusca, Confartigianto
ha voluto offrire a scuole, appassionati d’arte e semplici curiosi
un’altra occasione per ammirare le quasi 30 opere realizzate da 17 imprese artigiane provenienti da tutto il territorio valtellinese.In occasione della 68^ Assemblea Generale di Confartigianato Imprese Sondrio in programma venerdì 31 maggio, sarà possibile incontrare tutti gli artisti che hanno realizzato le opere e l’allestimento. “Non si tratta, ha dichiarato Mario Sulis presidente della categoria Artigianato Artistico, di una semplice ripresentazione di un’esposizione già vista, bensì del desiderio delle imprese d’incuriosire maggiormente i visitatori grazie ad un nuovo allestimento che, pur nella sua semplicità, agevola l’osservazione delle singole opere. Ognuna di esse racchiude esperienze ed abilità maturate nel corso di decenni di esperimenti, studi ed applicazioni”.
La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta fino a venerdì 7 giugno nei giorni ed orari di apertura degli uffici (dalle 8:00 alle 18:00).
Nei mesi estivi una selezione di opere delle imprese dell’Artigianato Artistico verrà esposta con l’aggiunta di pezzi inediti presso le principali filiali sondriesi della Banca Popolare di Sondrio secondo il calendario predisposto e presentato alla prossima assemblea.
“Le opere dell’artigianato artistico rappresentano un patrimonio non solo delle imprese ma di tutto il territorio. Le eccellenze di un territorio come queste opere possono rappresentare un tassello importante anche della politica promozionale di una terra a vocazione turistica. Comprendere e sostenere il valore di tali opere significa contribuire a valorizzare l’ingegno e l’abilità di valtellinesi e valchiavennaschi che contribuiscono alla cultura della nostra amata terra”.
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