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sabato 25 maggio 2013

COASTER: "LA PARTENZA FUORI TIRANO E' DIFFICILE DA CAPIRE"

24 maggio 2013 - Intervista all'Assessore alla Cultura di Tirano Bruno Ciapponi Landi in merito al nuovo progetto Coaster e alla sua nuova formulazione.
Buongiorno, che posizione ha assunto il Comune di Tirano in merito a questa vicenda?
Io posso parlare come singolo amministratore, per il Comune parla il Sindaco o "parlano" le delibere affisse all'albo comunale. Premetto che il protocollo d'intesa firmato dai Comuni di Tirano, Villa, Aprica, Sernio, Lovero, Mazzo, Monno, Corteno e Edolo è un atto di disponibilità che, per quanto ci riguarda costituisce l'assenso di massima ad una ipotesi di tracciato del Coaster in partenza da Villa che prevede un arrivo e il passaggio del percorso in territorio comunale a Trivigno.
In che cosa consiste questo "assenso di massima"?
La proposta alla quale hanno aderito i comuni valtellinesi e camuni riguarda un consistente progetto di sviluppo turistico, per ora di "larga massima", quanto meno meritevole della nostra attenzione. Una proposta che riceve l'adesione di un gruppo di enti locali di un territorio deve essere presa sul serio e valutata senza preconcetti (non ci si può certo "mettere di traverso" solo per principio o per sfiducia preconcetta), inoltre i progetti in corso possono sempre essere cambiati finché sono progetti.
Come valuta il progetto coaster e la possibilità di un collegamento di questo tipo?
Personalmente sono sempre stato e resto convinto della validità di un collegamento Tirano-Trivigno-Aprica con partenza dalle stazioni, ferroviaria di Tirano e del Trenino del Bernina. Confesso che quando vedo ipotizzare altre partenze (Sernio o Villa) rimango un po' sconcertato, ma questo è un mio problema, chi lo propone avrà le sue ragioni e avrà fatto i suoi calcoli. C'è anche chi sostiene che il cambio della partenza sia un "castigo" inflitto a Tirano che non avrebbe voluto il Coaster.
Come mai?
Checché ne dicano i malpensanti il Comune di Tirano non ha mai detto di no all'ipotesi Coaster, ha solo preso atto degli insormontabili problemi inerenti la contropartita richiesta, che, al di là delle opinioni, non era neppure possibile concedere. Parlo del complesso edilizio da costruire a Trivigno in zona SIC (Sito di interesse comunitario, cioè europeo). Non è stato quindi il Comune di Tirano a dire di no, ma gli strumenti urbanistici e normativi della Provincia, della Regione, dell'UE.
Quali sono i problemi più grandi da affronte rispetto alla realizzazione del progetto?
I vincoli riguardano comunque le costruzioni, perché il Coaster o altri mezzi ferro-funiviari, potrebbero essere costruiti anche in zona SIC. Il problema è che il Coaster dovrebbe pagarsi con i guadagni derivanti dalle costruzioni. Non si può a Trivigno? L'operazione imprenditoriale viene trasferita altrove, immagino fuori da zone vincolate (anche se dubito ne esistano). Quello che mi è difficile capire è la scelta di spostare la partenza da Tirano (prima a Sernio e adesso a Villa) lontano dalle stazioni e dal trenino del Bernina la cui vicinanza mi sembrava un punto forte del progetto. Non sarebbe stata però questa una buona scusa per non aderire al protocollo d'intesa e ha fatto bene il Comune di Tirano a firmarlo.

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