29 maggio 2013 - Il mio scrittore preferito è quel Vittorio
Feltri che non ha peli sulla lingua ed appartiene a coloro che giudica
il valore di un uomo politico non dalla carica che ricopre, ma da ciò
che pensa e realizza in questa pazza, pazza Italia. (Di Giancarlo
Bettini)
Quando, leggendo “Il Giornale” vedo la firma di Vittorio
il mio umore sale per il motivo che so già che il contenuto
dell'articolo corrisponde al mio modo di pensare. Feltri proviene da
Bergamo e solamente le prealpi Orobiche ci dividono fisicamente.
Nemmeno le alte vette separano i nostri pensieri. Direi che potremmo
essere fratelli di latte, cresciuti dalla stessa balia, avendo succhiato
il latte dai capezzoli delle alte cime delle Orobie.Feltri, alcuni giorni or sono, ha pubblicato sul quotidiano “Il Giornale” un pezzo che mi ha dato l'ispirazione per il titolo del mio scrivere odierno: La “pensata” notturna dei compagni nella grassa Bologna”. La pensata non appartiene a tutti i compagni che l'amato Guareschi definiva “trinaricciuti”, ma da un “trinaricciuto” di alto rango, da Stefano Rodotà. Il nocciolo della pensata è il seguente: come recita la Costituzione i finanziamenti dello Stato devono essere dati solamente alle scuole pubbliche. Ma, come tutti ammettono, la nostra Costituzione deve essere modificata, certi articoli vanno soppressi, altri aggiunti.
Feltri riporta queste cose, ma non si accontenta della citazione ed entra nei particolari dei danni che potrebbe provocare la pensata notturna. Innanzitutto sostiene che la scuola paritaria ha gli stessi diritti di esistere di quella pubblica. Le scuole paritarie fanno risparmiare molti euro allo Stato. Altro tasto toccato da Feltri: il doppio pagamento dei genitori dei piccoli utenti. Mi spiego meglio. Nelle tasse statali rientra anche la quota che deve essere data all'istruzione. Quindi anche i denari che il cittadino paga allo Stato anche se manda il figlio alla scuola paritaria. Quindi, pagando anche la scuola paritaria, esiste un doppio pagamento. Assurdo!
Su “Il Giornale” del 27 maggio, a pagina 11, la redazione ha dato il seguente titolo ad un pezzo a firma Andrea Zambrano: ”Referendum flop, lezione per la sinistra. Fallita la campagna di Rodotà e &”. Il referendum per il mantenimento o meno del pagamento alle scuole private è stato dominato dall'assenteismo. Un suggerimento a Rodotà e ai compagni “trinaricciuti”: almeno la notte dormite tranquilli, sognate che dagli asili e dalle scuole cattoliche non escano mostri, ma persone con una istruzione forse superiore della vostra.
Giancarlo Bettini
Nessun commento:
Posta un commento