Pisma è una parola che ho sentito, anni fa, più che altro
citare come esempio di termine vecchio, ormai in disuso. (Di Giac)
E' una parola dialettale, segnalata anche da Remo
Bracchi, che ne fa l'etimologia sul dizionario dialettale di Grosio di
Gabriele Antonioli. Tra le altre cose, il Prof. Bracchi cita la parola
bormina "pìsuma". Peraltro la parola "pisma" si trova nei dialetti
villaschi oltre che nel dialetto tiranese e quello grosino. Non la trovo
nel dizionario tellino, in cui però ho trovato "s'cès" che è in pratica
un sinonimo.Come significato questo termine corrisponde all'Italiano "voglia", "desiderio vivo". Anche il sinomino "s'cès" in pratica in disuso, ma forse è ancora ricordato da molti. Oggi quelli che parlano dialetto usano preferibilmente la parola "voeuja" o piuttosto un giro di parole per sottolineare il fatto che "voeuja" non basta per dire quello che veramente si vuole. In realtà in Italiano esiste la parola fìsima, usata con vari significati, in qualche caso abbastanza simili come: "idea fissa", "ossessione", "desiderio stravagante" e forse altro.
La parola dialettale in questione è senza dubbio di origine latina, però la si ritrova abbastanza simile anche nel Greco classico. I dialetti valtellinesi che l'hanno ereditata dal latino, hanno dato a "fìsima" un'impronta loro, naturalmente, come spesso succedeva nei secoli passati.
Resta il fatto che molti di noi usiamo il dialetto di casa nostra con un po' di faciloneria, chiedendoci troppo poco che tipo di lingua parliamo. Dovremmo preoccuparci di questa lingua che rischia di "estinguersi": delle 6000 parole che i nostri antenati usavano correntemente, una buona metà è in disuso. Di conseguenza, sempre più spesso è difficile per noi trovare le parole giuste per esprimere concetti appena un po' più complicati o nomi di cose e oggetti che sono di uso raro.
E' bene pensare a questa "nuova" realtà... poi decidere di fare qualcosa. In ogni modo, parlare una lingua non è un'abitudine, anche il dialetto deve essere parlato con una certa proprietà. E' una lingua vecchia certo, che deve però essere rispettata e apprezzata.
Giac
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