31 maggio 2013 - SECONDA PARTE dell'intervista esclusiva a
Giandomenico Ciapparelli, l'imprenditore tiranese che ha proposto al
mandamento di Tirano una progetto turistico in grado di cambiare il
nostro futuro. In bene o in peggio? (Di Marco Travaglia)
Secondo lei, il successo di questo progetto non dipenderà dalla struttura viaria valtellinese, al momento del tutto deficitaria?E’ vero che la situazione è deficitaria, soprattutto con l’attuale chiusura della galleria della SS36. Ma è anche vero che, in linea di massima, il tempo di percorrenza, dal milanese, non è esagerato. Con il bresciano siamo collegati in modo discreto e abbiamo anche un collegamento con la Svizzera e il trenino rosso. Da non sottovalutare è poi la ferrovia italiana: è vero che attualmente la situazione non è il massimo, ma se i flussi turistici aumentano aumenterà sicuramente anche il servizio perché saranno anche le ferrovie a guadagnarci economicamente.
Come pensate di finanziare l’opera?
Abbiamo scritto chiaramente che non vogliamo finanziamenti pubblici. Abbiamo fatto uno studio dettagliato su come, secondo noi, il progetto si finanzierà nei prossimi anni e per questo motivo vorremmo che il progetto stesso sia contestato su questi dati e possibilmente da persone competenti. Abbiamo calcolato che per renderlo sostenibile ci vogliono almeno 1.000 posti letto, che devono essere venduti a 40 euro a persona. Il sistema coaster (secondo lo studio di Antonioli, Sala e Gnali) ha necessità di 300.000 euro di manutenzione all’anno, quindi per autofinanziarsi avrebbe bisogno di 100.000 passaggi con un ricavo medio di 3 euro a tratta. Secondo i nostri calcoli i passaggi preventivati, assicurati dai turisti in soggiorno nelle residenze, potrebbero arrivare sui 433.000, di cui 251.000 praticamente sicuri.
Visto che non chiederete finanziamenti pubblici, chi parteciperà economicamente a questo progetto?
Saranno imprenditori e banche della zona. Tra gli imprenditori, oltre che alcune grosse imprese del territorio, ci sarà una cordata di Rimini e un grosso personaggio della gestione alberghiera. Ho già raggiunto un accordo di massima con tutti e tutti, una volta che ci saranno le carte in regola, sono pronti a partire.
Dove verrebbero costruite le residenze? Non c’è un divieto di edificabilità?
A causa del cambiamento del progetto, le nuove edificazioni sono state programmate in Guspessa, nel Comune di Sernio e non più in Trivigno. In questa zona non ci sono divieti di edificabilità dovuti al SIC (Sito di Interesse Comunitario) o a piani regionali. Le residenze che vorremmo fare sono di un piano (piano terra e piano rialzato) e costruite in sasso, legno e vetro. Ho già spiegato agli amministratori che, al di fuori di questo nucleo di abitazioni, non deve essere costruito nulla che deturpi il territorio: è fondamentale, altrimenti sarò il primo a ritirarmi.
Alcuni pensano che per valutare seriamente l’opera e la sua validità sia necessario un progetto definitivo. Quando sarà il momento di redigerlo?
Il progetto turistico c’è ed è quello che abbiamo presentato ed approvato con i Comuni. Variazioni ce ne possono essere sicuramente, condivise, e sicuramente anche in rapporto ai permessi di edificabilità.
Ci sono tempistiche?
Come minimo ci vorranno due anni e mezzo per partire e almeno quattro per finire, sempre che vada tutto bene.
Qual è il destino dell’ex Cinema Italia? Il suo acquisto era forse legato alla partenza del Coaster da Tirano?
La situazione è molto semplice e chiara da tempo. E’ da due anni, come concordato, che aspetto che la Camagni liberi lo stabile: nel preciso istante in cui la Fondazione libera lo stabile dagli attuali occupanti sono pronto a versare i soldi immediatamente. Devo avere la garanzia che, comprando ad un certo prezzo, non debba poi aggiungere altri soldi per liberarlo da chi lo sta occupando ora. La Camagni non ha ancora preso una decisione. Mi è stato anche proposto di fare un passo indietro: come ho già detto sarò disponibile a farlo nel momento in cui mi sarà presentato un imprenditore disposto e impegnato a ristrutturare lo stabile.
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