1 luglio 2013 - Dopo Roma, dove ha esposto per la prima
volta al pubblico il dipinto "La Regina dell'Universo", l'artista
tiranese Anna Galanga sta esponendo le sue opere alla prima biennale di
Chiacago.
Dopo Roma, ospite con la sua pittura nella Galleria del
Vaticano, Palazzo Pontificio Maffei Marescotti , dove ha esposto, per la
prima volta al pubblico, il dipinto "La Regina dell'Universo",
l'artista tiranese Anna Galanga sta esponendo le sue opere anche alla
prima biennale di Chiacago: è lei una tra i 50 artisti selezionati da tutto il mondo
(Argentina, Svizzera, Germania, Usa, Francia...). La prima Biennale di
Chicago si trova presso lo ZHOU BROTHERS ART CENTER FOUNDATION (la
principale fondazione artistica di Chicago inaugurata dal Presidente
degli Stati Uniti Barack Obama), punto di riferimento in materia di arte
contemporanea e sperimentazione."Mi sento privilegiata - ha detto Anna Galanga - per essere presente nel prestigioso spazio espositivo diretto dal gallerista, videoartista e performer Sergio Gomez, con la mia opera pittorica "Al fiume". A testimoniare l'eccezionalità dell'artista, l'accettazione del quadro nonostante le dimensioni superiori alla richiesta, ma comunque inferiori rispetto ai normali standard di Galanga.
In merito al dipinto scelto dai responsabili, Guido Folco, organizzatore con lo statunitense Sergio Gomez e altri, Editore della rivista "Italia Arte", gallerista, critico d'Arte, ha detto: "Anna Galanga, con il suo stile un po' liberty e romantico, scandito da tonalità pastello, presenta un lavoro dall'esito pittorico raffinato...". Sempre su questa opera il 10 aprile 2013 Paolo Levi scrive: "il dipinto Al fiume di Anna Galanga è ricco di spunti contenutistici. Guarda in modo colto e ben mirato alla simbologia della ricerca del gruppo di Novecento, che diede il meglio di sé negli anni Trenta del secolo scorso. In questo caso di esemplare espressività ci si trova di fronte a una narrazione visionaria che a livello esecutivo segue alla perfezione i canoni linguistici della classicità...".
Su un periodico bimestrale d’arte e cultura di gennaio-febbraio 2013, Dino Marasà scrive sempre su questo dipinto: ”Anna Galanga riporta su tela la ricerca maturata nell’ambito delle scenografie teatrali. Le sue opere contengono elementi mitologici i cui significati non sono immediatamente individuabili. Essi si fanno portavoce di un mistero che conduce l’Uomo ad interrogarsi sul Mondo circostante… Galanga valorizza il concetto del bello, inteso come trionfo dell’estetica…".
Il prossimo appuntamento per l'artista di Tirano potrebbe essere a Parigi per la presentazione di un volume di Storia dell'Arte nel quale il critico Rosario Pinto le ha riservato ben cinque pagine.
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