1 luglio 2013 – Il quinto punto all’ordine del giorno del
Consiglio Comunale di Tirano è stata la presa di posizione
dell’amministrazione per arginare il fenomeno del gioco d’azzardo.
Ad argomentare la questione è stato l’avvocato Matteo
Muzio che ha spiegato le fasi che hanno portato a questa decisione.
Oltre, ovviamente, a condividere le problematiche del gioco d’azzardo
legate soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, Muzio ha sottolineato l’intervento dell’amministrazione, “grazie alla decisione dell’Assessore Francesco Saligari”, nella revoca del bando della gestione del bocciodromo che avrebbe visto al suo interno l’installazione di slot-machine.
Oltre a questo, è stata sottolineata la sensibilità del Bar Glicine di
Tirano che, volontariamente, ha applicato il divieto dei dispositivi
elettronici legati al gioco d’azzardo.Fatte queste premesse, l’avvocato Muzio ha fatto le seguenti proposte, tutte deliberate all’unanimità:
- Divieto di installazione di slot machine e apparecchiature simili a tutti i nuovi contratti di locazione ad uso commerciale degli immobili di proprietà comunale.
- Invitare l’ASL, in collaborazione con le scuole, a promuovere sul territorio una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione per informare la cittadinanza dei rischi della “ludopatia”.
- Intraprendere tutte le azioni di sensibilizzazione presso gli enti sovracomunali (Regione Lombardia e Parlamento) affinché possano modificare la legislazione vigente in modo che i Comuni possano avere un reale potere di controllo sul fenomeno del gioco d’azzardo.
A chiudere gli interventi è stato il Sindaco di Tirano Pietro Del Simone che ha illustrato i progressi di un tavolo di lavoro tra i Sindaci della Provincia di Sondrio avviato su questa tematica. Il primo cittadino ha poi rivelato che in questi giorni Regione Lombardia sta sviluppando un progetto di legge che prevederebbe lo stop dell’uso delle slot-machine dopo le 24, l’installazione di questi apparecchi a una certa distanza dai luoghi pubblici (come per esempio le scuole) e il divieto di gioco al di sotto dei 18 anni (attraverso l’uso obbligato della Carta dei Servizi Regionali).
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