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lunedì 5 agosto 2013

GLI ANGELI SONO FRA NOI - OSPEDALE MORELLI DI SONDALO, EFFICIENZA E UMANITÀ

3 agosto 2013 - Forse una vacanza di una decina di giorni nel reparto Chirurgia in quel di Sondalo non è certo il massimo nella vita, ma ci sono anche aspetti positivi come scuola di umanità. (Di Ferrari Bernardo Gabriele)
Come diceva il grande Eduardo De Filippo, gli esami non finiscono mai.
Anche quelli clinici; e nella vita esiste sempre “UNA PRIMA VOLTA”
Come diceva Don Lorenzo Milani, priore di Barbiana nel Mugello, “il sapere è fatto per darlo”, anche io voglio darvi il mio sapere – esperienza, che non auguro a nessuno, ma tocca a tanti. A tantissimi!

Forse una vacanza di una decina di giorni nel reparto Chirurgia in quel di Sondalo non è certo il massimo nella vita, ma ci sono anche aspetti positivi come scuola di umanità. I padiglioni hanno una vista magnifica, con le loro ampie vetrate, in ossequio al concetto che dove entra il sole non entra il medico.
Ho assistito al sorgere del sole nelle giornate serene e terse che illuminavano le cime innevate; altre giornate uggiose avevano un fenomeno strano: la nebbia si alzava e si diradava decine di volte al giorno come un gigantesco aerosol. Non si riposa di certo in ospedale perché lavorano a ciclo continuo, con l’operosità di un alveare; un viavai di infermiere per misurare la febbre, la pressione, fare prelievi di sangue, rifare i letti e cambiare ogni mattina le lenzuola, portare la colazione, pulizie, accompagnare i pazienti nei laboratori per gli esami. Poi i numerosi dottori visitano più volte al giorno con professionalità e dispensano pure sorrisi mentre chiedono “come va?”.
Si mangia bene a Sondalo, ma si dorme male sempre ammesso che uno riesca a chiudere occhio. Certo le cause sono molteplici quali il dolore, il cambio di letto, la poca attività fisica, i rumori dei carrelli. I cicalini di chiamata a tutte le ore, specialmente in quelle notturne, i voli ripetuti dell’elicottero del 118. Insomma un autentico stress.
I compagni di stanza invece si rivelano delle biblioteche aperte con la loro vita e le proprie esperienze ospedaliere. Tutti improvvisamente in questo luogo di dolore diventano più buoni e disponibili; anche le infermiere sono carinissime per la loro familiarità e ci chiamano anche per nome, sempre disponibili e sorridenti: non mi sento il n. 15 ma il sig. Ferrari. Però il tempo non passa mai, le ore si dilatano a dismisura e mai come in questo luogo si capisce la verità assoluta di “Vanità Vanitas” (tutto è vanità) e si comprende la profondità delle parole di Francesco Guccini: “scordando che alla fine tutti avremo solo due metri di terreno”. Spesso si visitano chiese per ammirare angeli affrescati; ebbene c’è sicuramente almeno un luogo in Valtellina dove gli angeli esistono per davvero in carne, ossa e spirito. Li trovate nei padiglioni di Sondalo notte e giorno.
“Il Cittadino Tiranese”
Ferrari Bernardo Gabriele
P.S.: Non trascurate assolutamente ogni forma di prevenzione con indagini mirate (esempio colonscopia) perché ciò vi permette di entrare in ospedale ancora in piena efficienza per le cure del caso. Abbiate cura del vostro corpo tempio dello spirito perché vi porterà a visitare la Madonna della Sanitate in Piazza Basilica a Tirano.

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