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sabato 21 settembre 2013

LA BOZZA DI RIFORMA SANITARIA RICONOSCE LA SPECIFICITA' MONTANA

20 settembre 2013 - Il presidente della Provincia di Sondrio Massimo Sertori: "Ci saranno tempi e modi per dialogare, confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti legati ad una riforma fondamentale anche per il futuro della nostra sanità".
Ciò che, in questa fase del tutto interlocutoria e preliminare, mi pare importante sottolineare è che nella bozza di riforma sia stata riconosciuta la specificità del nostro ambito di territorio intermente montano”.  Così il presidente della Provincia, Massimo Sertori, si pronuncia rispetto ai primi elementi emersi relativi alla natura di quella che è l’ipotesi di riforma della sanità redatta dal presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Fabio Rizzi.
“Conosco personalmente il consigliere Fabio Rizzi - spiega Sertori - e so che lavora da tempo a questo complesso progetto finalizzato al miglioramento generale del già eccellente sistema sanitario lombardo. Posto che - sottolinea il presidente - al momento si tratta solo di una bozza e dunque di un documento che dovrà essere sottoposto ad una serie di passaggi amministrativi, apprendo con piacere che, contrariamente a quanto previsto per altre Aziende Ospedaliere e  Aziende Sanitarie, per la nostra provincia il disegno è diverso.
L’Azienda Ospedaliera di Valtellina e di Valchiavenna (A.O.V.V.), infatti, resterà autonoma senza subire alcun accorpamento, mentre l’Azienda Sanitaria Locale (ASL), per la quale si prevede l’accorpamento con quelle di Como, Lecco e Varese, inizialmente si unirà, sperimentalmente per 5 anni, a quella della vicina Valle Camonica, costituendo un’ASL unica di montagna.
Essendo il consigliere Rizzi di Varese - spiega Sertori - gli concedo la svista geografica di aver proposto l’eventuale sede della nuova ASL ad Aprica. Rizzi stesso - spiega il presidente della Provincia - mi ha confermato che si è trattato solo di un’ipotesi, al momento senza alcun elemento di concretezza. E’ evidente, che in questo caso, la sede non potrà che essere a Sondrio”.
Insomma l’elemento davvero degno di nota secondo il presidente della Provincia di Sondrio è di tutt’altra natura ed è relativo al fatto che, ancora una volta, per Valtellina e Valchiavenna, la Regione ha usato pesi e misure diversi rispetto a tutti gli altri territori della regione. Nessun favoritismo, ma il riconoscimento oggettivo di uno stato territoriale unico in tutta la regione.
“Ho avuto modo di parlare con il presidente Rizzi proprio in queste ore - aggiunge Sertori - e l’ho informato del fatto che la Provincia coordina un Tavolo territoriale per la Sanità che riunisce tutti isindaci, le forze economiche e i sindacati. Rizzi - conclude - si è detto disponibilissimo ad essere ospitato per poter avviare un approfondito confronto con tutti gli attori coinvolti”.

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