3 settembre 2013 - Su “La Provincia di Sondrio” l'articolo
di fondo titolato “La nuova 38. Onorevoli è vietato fermarsi” è a firma
del nostro Sindaco Pietro Del Simone, Sindaco di Tirano. Quale onore!
(Di Giancarlo Bettini)
Lo scritto del nostro primo cittadino è scorrevole, di
una chiarezza notevole. Più avanti entrerò nel merito della citata
chiarezza. Mi sembra opportuno, prima di commentare l'articolo,
riassumere il passato della nuova 38. Statale che da Colico porta a
Lovero. Da Lovero a Bormio la superstrada già esiste per gli
interventi eseguiti dopo l'arcinota frana del Coppetto. La
Colico-Lovero è stata progettata e si è deciso di assegnare il primo
stralcio al tratto Colico-Cosio. Tratto a quattro corsie. Fesseria più
grande non avrebbero potuto compiere i responsabili politici di allora.
Il primo stralcio è stato ultimato e termina tra le margherite dei
prati di Cosio. (Il collegamento con la vecchia 38 nei pressi di
Morbegno è stato un parto successivo).Siccome in questo Stato esiste ancora il diritto di parola non faccio fatica nel dire che quello realizzato è stato un lavoro per il momento inutile. Molti la pensano in modo diverso ed è per questi numerosi “ignoranti” che ho l'obbligo di chiarire. Soluzione diversa, nel periodo della definizione del primo stralcio, era la seguente. Soluzione temporanea della tangenziale di Morbegno a due corsie con l'acquisto dei terreni per un futuro raddoppio, esecuzione contemporanea della tangenziale di Tirano a due corsie. I denari erano sufficienti per la realizzazione completa di quanto sopra. Tralascio la descrizione dello scempio del finanziamento di una nuova statale con i soldi parziali dell'Anas ed i restanti (molti) dati dai nostri Enti locali. Forse è il primo caso accaduto nel Bel Paese. Chi conosce la Valtellina sa, è l'ennesima volta che lo scrivo, che i due tappi per un normale scorrimento del traffico sono gli attraversamenti di Morbegno e di Tirano. Gli ignoranti, o finti tali, la pensano in modo diverso. Termine della premessa necessaria. A Tirano rimane il tappo con code chilometriche e l'aria fetida, sotto Sondrio è altra cosa.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Entro nel merito dell'articolo citato all'inizio, frutto di un sano ragionamento del nostro Sindaco Pietro del Simone. Nel prossimo 2014 ci saranno le elezioni per il rinnovo delle Amministrazioni Comunali. Il nostro primo cittadino non potrà essere rieletto, sarebbe il terzo mandato consecutivo proibito per legge. Il nostro simpatico (e furbo) “Galet”, se aspirasse ad altre collocazioni nel settore pubblico, dovrebbe comportarsi da “taia e medega” come suggerisce il nostro dialetto. In altre parole dovrebbe dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Dovrebbe cioè lasciarsi coccolare nelle braccia dei potenti, farsi cullare in questo lasso di tempo.
Ecco perchè l'astuto “galet” temporaneamente il galet non potrà più farlo. Prima di proseguire riporto alcuni stralci del suo articolo:
“... i ribassi d'asta vengono direttamente destinati alla tangenziale di Tirano in forza degli accordi raggiunti e sanciti con la delibera del CIPE n°74/2012 dell'11/7/2012. A tali somme come dai protocolli sottoscritti si aggiungeranno anche quelle che si sono impegnati a spendere per la strada gli Enti (Provincia, Bim, Regione Lombardia) e con l'aggiunta delle economie del 1° lotto. Ora che la parte di strada che più interessa Morbegno è stata appaltata con un cospicuo ribasso d'asta di circa 80 (ottanta) milioni di euro, si deve rifare il punto della situazione e ripartire con la stessa determinazione e unità di intenti fin qui dimostrata per portare a compimento il progetto complessivo, coma ha recentemente sottolineato anche il Sen. Crosio in una sua recente esternazione.”
“L'esigenza adesso è di attivarsi presso il Ministero delle Infrastrutture e Ambiente presso il CIPE per approvare il progetto definitivo nei tempi più brevi così da poter attivare tutte le procedure d'appalto. E' importante fare in fretta anche in vista dell'Expo del 2015 perchè la tangenziale di Tirano è determinante anche per i tempi di percorrenza fra Milano, Bormio e Livigno”.
“.... sono il Sindaco di Tirano e come i miei concittadini vivo troppo da vicino i problemi indotti dalla mancanza della tangenziale per non cedere alla tentazione di concretare le aspirazioni della mia gente in un appello ai miei e loro rappresentanti”.
Alcune osservazioni:
- mi auguro che gli ottanta milioni del ribasso d'asta di Morbegno vengano spesi TUTTI per la tangenziale di Tirano.
- mi auguro inoltre che i quaranta milioni ingenuamente prestati a Morbegno vengano restituiti il più presto possibile. Sono denari dati a Tirano dal BIM.
- il nostro Sindaco fa riferimento all'expo 2015 e si illude, vede già la nostra tangenziale realizzata. Sono sogni.
- notizia di oggi: qualcuno vuole far risuscitare il traforo dello Stelvio. L'autore, o gli autori, hanno avuto un colpo di sole? O Bormio, che ha già avuto tutto, ha il coraggio di desiderare altro?
- si ricordino i bormini che se qualche difficoltà verrà ancora creata per la realizzazione della tangenziale di Tirano, loro, per raggiungere la Magnifica Terra avranno solo le possibilità di ritornare a casa dal Passo Gavia, dal Passo dello Stelvio o dalla Svizzera. A monte di Tirano troveranno lo sbarramento umano, come hanno insegnato i meridionali. Per ora l'Italia è ancora unica!
Giancarlo Bettini
Nessun commento:
Posta un commento