30 settembre 2013 - [CONSULTA I DATI COMPLETI] Il costo
della spesa alimentare della provincia di Sondrio è sotto la media
regionale come quello di parrucchiere, estetista, manutenzione auto e
pasto in pizzeria.
Il rallentamento dell’inflazione che si è registrato nella prima metà del 2013, a livello nazionale, sta concorrendo a restituire potere d’acquisto ai redditi:
i salari reali, dopo un biennio di contrazione, si sono stabilizzati,
creando le condizioni per un consolidamento dei consumi che
presumibilmente dovrebbe materializzarsi tra la chiusura del 2013 e
l’avvio del 2014.A livello locale, stando ai dati che emergono dall’ottava rilevazione dei prezzi al consumo effettuata nel luglio scorso da REF Ricerche, per conto della Camera di Commercio in collaborazione con Unione del commercio del turismo e dei servizi della provincia di Sondrio e con Confartigianato Imprese Sondrio, il costo della spesa alimentare nel nostro capoluogo si conferma sotto la media regionale: lo scarto è cresciuto ed è arrivato a superare i 2 punti percentuali (per un importo di quasi 4 euro su una spesa complessiva di circa 150 euro). Milano si conferma la città più cara della Lombardia (14 euro in più), Bergamo quella più economica (10 euro in meno).
Anche rispetto alla media di un gruppo di Comuni montani quali Bolzano, Aosta, Trento, Belluno e Verbano Cusio Ossola, che con Sondrio condividono le specificità nella logistica e negli approvvigionamenti, la Valtellina si colloca al di sotto della media di circa il 2%: acquistare prodotti di prima necessità come il pane o la carne di bovino è in generale più conveniente a Sondrio che negli altri Comuni montani.
Nonostante i rincari dell’ultimo anno, Sondrio si conferma uno dei capoluoghi di provincia lombardi dove i servizi alla persona (parrucchiere, estetista), quelli per la manutenzione dell’auto ed il pasto in pizzeria risultano più convenienti se confrontati con la media regionale. Sondrio rimane dunque una delle città più virtuose dal punto di vista dei costi dei servizi, elemento che si conferma come una delle caratteristiche del territorio.
Per far quadrare i bilanci domestici, le famiglie possono comunque agire sulla leva delle promozioni: le possibilità di risparmio, infatti, aumentano tenendo conto anche degli sconti e delle offerte presenti in assortimento. A luglio 2013 rispetto ai prezzi delle referenze di marca, le promozioni garantiscono un risparmio che arriva sino al 30% sul prezzo pieno e che tende ad equiparare i prezzi dei prodotti di marca in promozione con quelli degli articoli a marchio del distributore.
Dopo la discesa della seconda metà del 2012, l’inflazione alimentare ha messo in moto un fenomeno di recupero ed è tornata a crescere: nel primo semestre dell’anno per una famiglia residente a Sondrio la spesa alimentare è rincarata di mezzo punto percentuale, significativamente meno rispetto alla Lombardia e all’Italia, segno che sul territorio valtellinese gli operatori del mercato al dettaglio riescono a trasmettere gli aumenti sui consumatori con maggiore gradualità.
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