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venerdì 25 ottobre 2013

MODI DI DIRE: "L'è 'n pianta puf"

La rubrica, a cura di Ezio Maifrè, per capire i modi di dire dialettali, grazie alla spiegazione e ad un racconto specifico.
MODI DI DIRE: "L'è 'n pianta puf"
Questa rubrica settimanale dei "modi di dire", nel contesto del racconto, ha lo scopo di rammentare in gergo dialettale una espressione e non si riferisce a fatti e a persone.
“Ciao Renato, come va ? “ “ Mica male. Ho l’intenzione di sistemare la casa vecchia ereditata dai miei vecchi. Lo faccio volentieri, ma devo spendere una barca di soldi. Devo rifare tutti gli impianti a cominciare da quello elettrico, dal riscaldamenti e forse devo rifare anche il tetto. Conosci per caso qualche bravo artigiano che lavori con coscienza e a buon mercato? “.
Pensando di fargli piacere Giulio gli disse: “Ti posso consigliare un’ impresa che conosco. Lavora bene e fa un servizio completo. E’ un’ associazione d’artigiani. Hanno l’idraulico, il falegname, l’elettricista, il piastrellista e i muratori che muniti dei ponteggi e del patentino per montarli. Devi solo dire quello che vuoi fare e loro ti redigono un programma dei lavori e il preventivo dei costi . Lavorano in regola. Fatturano e puoi dedurre il 50 % per i benefici fiscali per le ristrutturazioni. Hanno pure il geometra che ti prepara la documentazione da presentare in Comune e il commercialista che ti svolge ogni pratica. Ora non ho il numero di telefono e mi sfugge il nome dell’Associazione. Però ho tutto in casa. Questa sera ci sentiamo al telefono.”
“Benone, fammi sapere. Ci sentiamo, grazie, ciao “rispose Renato.
Andando a casa, Giulio incontrò per caso Roberto il titolare dell’associazione raccomandata a Renato per i lavori di ristrutturazione della sua casa. Gliene parlò. Roberto l’ascoltò con attenzione e alla fine disse “ i lavori sono interessanti, in particolare in questi momenti in cui scarseggia il lavoro , ma ti devo dire la verità. Il tuo amico Renato lo conosciamo: l’è ‘n pianta puf, fa debiti e non paga. Cinque anni fa, uno dei miei collaboratori gli ha costruito un garage. Gli ha presentato la fattura di trentamila euro, scontata più che poteva e lui ‘l g’à piantàa ‘l pùf , non ha pagato ancora un euro. Bisognerà andare tramite avvocato per farsi pagare. Grazie Giulio per il tuo interessamento ,ma i lavori di quel tuo amico non mi interessano , finché non avrò saputo che ha saldato il suo conto”. Si salutarono.
A sera tarda Giulio ricevette una telefonata da Renato che voleva sapere il numero di telefono di quell’impresa associata d’artigiani. Giulio con molto tatto gli disse di scusarlo ma che purtroppo non aveva trovato il numero di telefono e non si rammentava nemmeno la denominazione. La moglie Roberta , che aveva sentito il colloquio telefonico e che sapeva dell’intenzione perché era amica della moglie di Renato gli disse : “perché non gli hai dato il numero di telefono dell’impresa e il nome che avevi sottomano ? “ Le rispose : “ Roberta, per l’amor di Dio, non sbottonarti con la moglie di Renato, non dare il numero di telefono né fai sapere il nome della ditta Associata. Quello l’è ‘n pianta puf e non paga “ . La moglie annuì e si mise a preparare la cena.
Ezio Maifrè

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