Iolanda Nanni, M5S Lombardia: “Il nostro voto è stato contrario. Quella discussa in aula non è una riforma ma solo fumo negli occhi per i cittadini. Avevamo proposto un modello che ridefiniva la governance di Aler nell’ottica di un taglio di poltrone, che sono tante e ingiustificate, di merito e competenza per gli amministratori, di distanza dalla spartizione politica e di risparmio per le casse pubbliche. Questa riforma al contrario mette a servizio dei partiti, ancor più di prima, l’amministrazione dell’ente di edilizia pubblica legando le cariche apicali alle sorti della legislatura regionale.
Proprio per questo il PD e la Lista Civica Ambrosoli hanno votato a favore del provvedimento insieme a Lega Forza Italia e Nuovo Centro destra: hanno bisogno di poltrone in Aler per fare altri danni oltre a quelli che hanno fatto negli ultimi anni.
Proprio per questo il PD e la Lista Civica Ambrosoli hanno votato a favore del provvedimento insieme a Lega Forza Italia e Nuovo Centro destra: hanno bisogno di poltrone in Aler per fare altri danni oltre a quelli che hanno fatto negli ultimi anni.
Con la nuova riforma l’attività del presidente e del direttore generale sarà legata a doppio filo alla politica e se cade la Giunta regionale cade oltre al presidente il direttore generale che è una carica meramente tecnica che garantisce la continuità del lavoro e l'attuazione degli obiettivi sulle politiche abitative. E’ una decisione gravissima che finirà per paralizzare l’ente. E’ una riforma che finirà per peggiorare Aler: la cattiva gestione degli ultimi anni è stata solo politica. Una serie di emendamenti che abbiamo presentato cercava di arginare i danni. Siamo riusciti a ottenere un tetto massimo allo stipendio del Presidente Aler che non sarà equiparato allo stipendio complessivo di un consigliere regionale. Ora si parlerà di riforma sostanziale dell’ente a gennaio, resta lo sgomento per la possibilità che aveva il consiglio di approvare una buona riforma della governance di Aler: ancora una volta hanno prevalso le logiche della vecchia politica e le grandi intese PDL e PD meno L e chi ne pagherà le spese saranno sempre i cittadini lombardi!".
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