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giovedì 28 novembre 2013

PAROLE DI ORIGINE TEDESCA: "sturà"

Tra le parole dialettali di origine germanica,in questo caso derivata dal Tedesco, esiste anche "sturà" che viene dal verbo tedesco "stoeren", che può essere scritto anche "o" con la dieresi. (Di Giac)
Tra l'altro, da un'altra parola tedesca, "schalte", deriva il termine dialettale "sciolta" che ho trovato finora nel dialetto di Villa e Stazzona, ma anche in quello di Tartano. La "sciolta" era la "squadra" di operai che dava il cambio nei turni dei cantieri quando si lavorava alla costruzione di ferrovie di centrali o altro.
"Sturà" esiste anche in Milanese, si scrive "storà". Nella prima metà dell'Ottocento, a Milano, significava "affaticare" riferito soprattutto agli animali, quando questi lavoravano parecchie ore. Nei dialetti valtellinesi degli anni '50 del secolo scorso, il significato è diverso: significa "scocciare", "seccare". In Tedesco, ancora oggi, dovrebbe significare "disturbare": per esempio, "disturbo?" si dice "stoere ich?".
Passando da un dialetto a un altro, da una lingua a un'altra, spesso una parola cambia di significato, con sfumature diverse. Nel caso specifico, l'uso dialettale della parola in questione implica un'imposizione che si fa a qualcuno di starsene buono. In Tedesco, invece, in sostanza, si chiede il permesso di fare qualcosa.
"Sturà", in dialetto, si coniuga come verbo irregolare perché nel presente indicativo la radice del verbo diventa "sto..." cioè "mi stori"... "ti ta storat"... Questa parola, in pratica, nel dialetto attuale è in disuso. Può essere sostituita da "stufà" oppure con un giro di parole. In realtà anche molti dialettofoni pensano in Italiano e parlano in dialetto.
In certi momenti chi usa le vecchie lingue locali si trova un po' in affanno: è normale; questo succede quando le lingue si parlano sempre meno. Quando si invecchia questo problema diventa sempre più evidente per vari motivi. Non c'è altro da fare: bisogna parlare dialetto. So che nella Svizzera fanno delle serate di conversazione per la gente che parla dialetto: la conversazione è in dialetto ovviamente. L'idea mi sembra buona chissà che anche da noi, una volta o l'altra lo si riesca a fare. A mio parere varrebbe la pena.
Giac

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