La sigla automobilistica SO vi figura, nero su bianco, garbata, ma ben visibile a chi percorre viale Italia provenendo da Tirano e ai viaggiatori del Trenino Rosso che traversa la piazza quasi lambendo il santuario. E' posta sulla balaustra dove i nostri padri esposero il tricolore al momento dell'unione della provincia al Regno d'Italia.
Quella sigla sulla torre della basilica della Patrona della Valtellina dà riscontro alla volontà popolare espressa in modo straordinariamente unitario dall'adesione alla giusta rivendicazione degli enti locali (dai Comuni alla Provincia, alla Camera di Commercio, al BIM, alle Comunità Montane), dei parlamentari d'ogni colore, delle forze politiche, imprenditoriali e sindacali valtellinesi e valchiavennasche, interpreti della volontà popolare in una unità di intenti senza precedenti.
E' importante che in una valle la cui identità storica è tanto legata alla religiosità, dove la dimensione parrocchiale per secoli ha surrogato o addirittura sostituito l'identità civile, la chiesa abbia una parte autorevole e mediatrice a sostegno della giusta rivendicazione istituzionale, condivisa super partes. L'unica basilica della provincia, sintesi religiosa e civile di identità popolare, ben si presta a rappresentare l'unità per la quale le genti di Valtellina e Valchiavenna si stanno battendo uniti con lo sguardo alle prospettive delineate dal tiranese Alberto Quadrio Curzio nel suo Statuto comunitario per la Valtellina".
bcl
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