APRICA, CONCERTO AUGURALE CON PREMI AGLI UNIVERSITARI: LE FOTO

22 dicembre 2013 - Sala del centro congressi piena ieri sera per il tradizionale Concerto Augurale di Aprica. Dopo cinque canzoni dell'apprezzatissimo Coro Gambuér (Piccola canta di Natale, Mani di luna, Restena, Maria Lassù, Oggi è nato in una stalla) è stata la volta dello scatenato e coloratissimo Corpo Musicale di Aprica.

Camicia bianco candido, cravatta e cappellino rosso vivo, i circa quaranta elementi (tra i quali anche alcuni ospiti di Edolo e Sonico, oltre a due debuttanti aprichesi assoluti) la compagine presieduta da Sara Negri e diretta dal maestro Giampietro Passeri ha eseguito Militay Escort, Auld Lang Syne, un medley di Giuseppe Verdi, A Banda, Christmas Medley, Canta Italia, Happy Christmas, Radetzky March.

Nell'intervallo tra i due momenti musicali ce n'è stato uno per così dire istituzionale, ma di un'istituzionalità lieta e per una volta non legata a problemi di gestione della cosa pubblica, in questi tempi difficili. Il sindaco Carla Cioccarelli, con parole cariche di entusiasmo e di sprone per la carriera (anche politica, perché no) ha chiamato sul palco e premiato, in collaborazione con il vicesindaco Bruno Corvi, otto laureati e universitari distintisi negli studi. L'unico neo del gruppo, che Corvi ha salutato con la voce incrinata come "le sue ragazze", è quello che tra di essi mancava quest'anno del tutto la rappresentanza maschile, trattandosi di otto ragazze su otto. I loro nomi sono Valentina Balsarini (facoltà di Economia), Martina Bruzzese (Economia), Chiara Ciurlia (Lettere), Nadia Corvi (Chimica farmaceutica), Chiara Della Moretta (Economia), Giulia Della Moretta, Chiara Stefanini (Economia), Maria Stefanini (Economia).

Sono stati presentati poi anche i dieci neodiciottenni aprichesi: Eloisa Ambrosini, Michele Ambrosini, Laura Castagnone, Ingrid Corvi, Sara Della Moretta, Cinzia Mariotti, Nicol Moraschinelli, Giovanni Moraschini, Sharon Negri e Stefano Polatti. Il primo cittadino e il suo vice hanno loro fatto omaggio di una copia dell Costituzione ciascuno, raccomandando di leggerla e metabolizzarne i nobili principi fondanti. Magari non subito, ma quando si sentiranno di farlo.
Scroscianti e, tutto sommato, prevedibili applausi a questo trionfo di giovinezza, speranze e musica.

Antonio Stefanini

SE NON VISUALIZZI LE FOTO CLICCA QUI