Ma soprattutto, se avete guardato meglio, ci avete visto lavorare per il bene comune, l’interesse collettivo e l’integrazione sociale di persone in situazioni di difficoltà.
Da oggi, però, diventiamo qualcosa di nuovo. Abbiamo deciso di fonderci e dare vita a una nuova cooperativa. L’abbiamo chiamata Intrecci, perché quando ci siamo uniti abbiamo messo insieme tutte le caratteristiche che ci portiamo dietro sin dagli inizi: collaborazione, solidarietà, professionalità, partecipazione, inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Perché abbiamo creato questo nuovo soggetto? Semplice: perché la società sta diventando sempre più complessa e il mercato anche. Il risultato è che i bisogni sociali e relazionali si diversificano, mentre le commesse e le risorse si contraggono. E non potendo restare immobili mentre il contesto intorno a noi cambiava, abbiamo unito le nostre forze: del resto, di cooperazione ne sapevamo già qualcosa.
Così, eccoci qua. Siamo gli stessi di prima, circa cento persone, ma siamo anche nuovi. Ci troverete dove ci trovavate prima. Ma noi non saremo soltanto lì. Continueremo a offrire i servizi di sempre. Ma impareremo a fare tanti altri nuovi mestieri, se è questo che serve alla comunità.
Saremo anche pronti a cogliere le opportunità di sviluppo che nascono dal territorio, almeno quanto a intercettarne le esigenze sociali e relazionali. E non ci stancheremo mai di lavorare insieme. Lo facciamo da prima ancora che nascessimo.
Per il Consiglio di Amministrazione: Attilia Galli
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