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martedì 7 gennaio 2014

BUCHE NELL'ASFALTO: NUOVO SCANDALO SULLA "STATALE DELLA VERGOGNA"

6 gennaio 2014 - Come è ben noto agli automobilisti valtellinesi, il problema concernente la strada statale 38 dello Stelvio persiste da molti anni, a causa delle inadeguate operazioni di mantenimento del manto stradale. (Di Alessandro Cantoni)
BUCHE NELL'ASFALTO: NUOVO SCANDALO SULLA "STATALE DELLA VERGOGNA"
L'ingresso nell'abitato di Tresenda - Google Maps
Ultimamente, però, si assiste ad un nuovo scandalo, il quale ha provocato e provoca tutt’ora diversi disagi ai pendolari e ai conducenti. Il maltempo e le abbondanti piogge di questo periodo non sono certo stati d’aiuto, ma se la qualità dell’asfalto fosse migliore non si sarebbero riscontrati questi inconvenienti. Mi sovviene la vicina Svizzera, dove, anche in prossimità della frontiera, le strade sono in condizioni ottimali, grazie ad un’adeguata gestione delle reti stradali. Ma anche la Francia, la Germania ed i Paesi nei quali i fenomeni climatici sono particolarmente intensivi, riescono a gestire la propria emergenza.
Recentemente, attraversando la SS 38 mi sono accorto della gravità della situazione: un vero scandalo, specialmente nella tratta compresa tra Bianzone e Tresenda, ma anche sulla tangenziale di Sondrio, dove gli automobilisti sono costretti a fare dei veri e propri “slalom” per evitare le numerose buche.
Ora, come ben si sa, anche quando le condizioni del manto stradale sono discrete, al seguito delle manutenzioni, bisogna intervenire pochi mesi dopo, a causa della bassa qualità dei materiali utilizzati. E’ bene, invece, intervenire radicalmente, pensando ai problemi di coloro che ogni giorno rischiano la propria vita sulle strade, smettendo di sprecare denaro.
La provincia stessa, fonte di numerosi dibattiti in questo periodo, avrebbe dovuto dare prova di maggiore responsabilità, ecco perché rivolgo questo appello al presidente della provincia, Massimo Sertori.
Concludo questo mio articolo con la seguente domanda: che ne è delle famose tangenziali che avrebbero dovuto risolvere questi problemi, facilitando la circolazione dei mezzi di trasporto? Risposta: i lavori non sono ancora iniziati, nei pressi di Morbegno, allorché avrebbero dovuto essere iniziati da tempo. Non ci sono i soldi per la tangenziale di Tirano? Falso, è il modo in cui sono stati gestiti che non è corretto, ed è anche la ragione per la quale, oggi, l’Italia si trova in una situazione economica da terzo mondo.
Propongo alle istituzioni una clausola aggiuntiva sul contratto dell’appalto, ricevuto per la manutenzione e rifacimento del manto stradale, dove si specifica che anche l’impresa appaltatrice si assume la responsabilità del rifacimento a spese proprie, con una garanzia di almeno cinque/dieci anni. Si eviterebbero in questo modo delle speculazioni sui materiali anche da parte loro.
Alessandro Cantoni

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