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domenica 19 gennaio 2014

LA CRISI IN LOMBARDIA: "ECCO COSA STANNO FACENDO LE BANCHE"

17 gennaio 2014 - Nell’ottava tappa a Sondrio del Road Show Italia dell’Abi, analisi e dati complessivi di tutte le iniziative per famiglie e imprese nella crisi tra moratorie alle rate, finanziamenti agevolati e plafond per investimenti e sviluppo. La fotografia del settore bancario regionale nel quadro economico di un territorio che risente della mancata crescita generale.
Ammontano ad oltre 5,3 miliardi di euro le quote di debito residuo sospese a Pmi e famiglie in Lombardia, dal 2009 ad oggi, con le varie moratorie sulle rate dei finanziamenti per affrontare il protrarsi della crisi economica. A questo quadro vanno aggiunti:
  • i dati in via di elaborazione dell’Accordo per il credito 2013, tra l’Abi e le altre Associazioni di impresa e operativo da settembre 2013;
  • gli 823 milioni di euro dal Plafond Progetti Investimenti Italia, previsto nello stesso Accordo per il 2013.
Questo il focus specifico su tutte le iniziative messe in campo, nel corso della crisi, dal mondo bancario con Istituzioni, Associazioni di impresa e Associazioni dei consumatori attraverso moratorie alle rate, finanziamenti agevolati e plafond per investimenti e sviluppo. I dati sono stati presentati nel corso dell’incontro di sabato 18 gennaio a Sondrio, ottava tappa – dopo Modena – del Road Show Italia. Iniziativa avviata dall’Abi per raggiungere i territori, attraverso un modello di partecipazione diretta, e “spiegare” da vicino cosa fanno ogni giorno le Banche per il Paese.
IMPRESE
In questa fase di crisi, il consolidamento del rapporto tra banche e imprese ha prodotto risultati importanti: l’Avviso comune per la sospensione dei mutui ha rappresentato la prova più tangibile di quanto le banche siano vicine alle imprese. Con le “Nuove misure per il credito alle Pmi”, avviate a febbraio 2012, le banche a livello nazionale hanno sospeso 114.000 finanziamenti a livello nazionale (che si aggiungono ai 260.000 dell’Avviso comune scaduto il 31 luglio 2011), pari a 34,9 miliardi di debito residuo (in aggiunta ai 70 miliardi dell’Avviso comune) con una liquidità liberata di 5,4 miliardi (oltre ai 15 miliardi di euro con l’Avviso comune).
FAMIGLIE
Con la moratoria dei mutui alle famiglie, dal periodo di avvio della sospensione del rimborso delle rate di mutuo sino a marzo 2013, le banche hanno sospeso circa 98.781 mutui, pari a 10,9 miliardi di debito residuo con una liquidità liberata di 690 milioni di euro. In Lombardia i contratti di mutuo che hanno usufruito di questa opportunità sono stati 18.297. Ciò significa una liquidità in più per le famiglie sul territorio colpite dalla crisi pari a 119 milioni di euro, circa il 18,7% dell’ammontare complessivo sospeso.
Nel frattempo, da maggio 2013, è pienamente operativo il Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa, iniziativa che rappresenta la misura pubblica di raccordo con la moratoria dell’Abi concordata con le Associazioni dei consumatori e portata avanti dal 2010.

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