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giovedì 16 gennaio 2014

LA FINE DELLA PESCA SPORTIVA IN PROVINCIA DI SONDRIO?

15 gennaio 2014 - "La globalizzazione della fauna europea" vorrei definire quanto accade in questo anno di grazia 2014 nel vecchio continente. Qualche allegro politico facente parte di quella specie di Comunità Europea nemmeno si immagina quanto sta accadendo in questi ultimi anni. (Di Giancarlo Bettini)

Questi deputati hanno altro a cui pensare ed il comportamento, le “transumanze” degli uccelli a loro non interessano. A quegli ignoranti (nel senso che ignorano) dobbiamo dare alcune lezioni di volo. I politici europei sanno volare con le idee che escono dai loro cervelli, ma poche di queste idee si tramutano in fatti. Anche il problema che stiamo per esporre verrà messo in un cassetto nei palazzi del nord Europa e la polvere coprirà il tutto.
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E' noto che il clima mondiale da alcuni anni sta mutando, la temperatura tende a salire. Il fenomeno si verifica anche nella nostra Europa e, di conseguenza, anche nel comportamento degli uccelli. Alcune specie di volatili tempo fa percorrevano, prima dell'avvento dei mesi freddi, una lunga trasmigrazione per raggiungere il continente africano per svernare. Oggi questi uccellacci hanno trovato la nostra valle, la Valtellina, luogo ideale per nidificare e vivere tutti i dodici mesi dell'anno. Per fare un esempio di globalizzazione europea possiamo dire che oltre all'arrivo in Italia degli extra comunitari che fuggono dai loro paesi del nord Africa per ragioni politiche nella speranza di trovare lavoro da noi, cormorani e aironi cenerini (che agli ignoranti diciamo che sono uccellacci) hanno trovato in Valtellina il loro paradiso terrestre. I politici italiani, li conosciamo, hanno il cuore tenero ed accolgono tutti. Così agendo illudono i poveri che giungono dal mare su carrette dicendo loro che nel nostro Paese c'è lavoro per tutti. Il che non è vero. Cosa può fare uno straniero se non trova lavoro? La risposta non può essere che questa “andare a rubare per sopravvivere”. Ed ecco che la falsa bontà si trasforma in tragedia.
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Oggi però desidero affrontare il problema dei volatili. Anni or sono abbiamo affrontato, e quasi risolto, quello dell'invasione dei cormorani in Valtellina. La peste nera aveva vuotato i fiumi. I cormorani si nutrono di pesci nella quantità di 500 grammi al giorno. Presidente dell'Unione Pesca Sportiva e direttore della rivista “Pescare in Valtellina” era l'avv. Diego Muffatti, Presidente dell'Amministrazione Provinciale il senatore Eugenio Tarabini. Tarabini era riuscito ad ottenere dallo Stato il parziale abbattimento dei cormorani. Vittoria parziale perchè il 50% rimanente ne ha approfittato raddoppiando il numero dei pasti giornalieri.
Quasi risolto il problema cormorani oggi si presenta quello degli aironi cenerini. Siamo passati dalla peste nera a quella chiara, ma sempre peste è. Gli uccellacci non passano più i mesi freddi nel nord dell'Africa, ma si fermano qui da noi per tutti i mesi dell'anno. Lunedì 13 gennaio 2014, su un quotidiano provinciale, ho letto un articolo dal titolo “Guerra all'airone cenerino: ci mangia tutti i pesci”. Una bella foto ha accompagnato l'articolo a firma Paolo Ghilotti. Sulla foto tre pescatori grosini in tenuta invernale e con lo sguardo rassegnato. Sullo sfondo quello che rimane dell'acqua dell'Adda. Manca solamente, nella foto, l'airone cenerino. Forse avrà visto i pescatori e dall'alto avrà pensato di allontanarsi. Nel complimentarmi con i tre uomini maturi dico loro che oggi sarà più difficile ottenere gli abbattimenti degli aironi. Mentre i cormorani fanno parte di una specie parzialmente protetta gli aironi, a quanto mi risulta, sono totalmente protetti.
Da queste colonne mi rivolgo all'amico Massimo Sertori, Presidente dell'Amministrazione Provinciale. Ad oggi è ancora la Provincia che dispone delle acque. Infatti l'Unione Pesca Sportiva, per esercitare, deve avere il nulla osta dalla Provincia stessa. Nulla osta già avuto da tempo. Da segnalare che circa il 50% dei pescatori iscritti all'Unione provengono da fuori provincia di Sondrio quindi l'esercizio del nostro sport preferito può a buon titolo fare parte del turismo regionale e valtellinese. L'Unione ogni anno ripopola tutti i corsi d'acqua con i proventi provenienti dai tesseramenti. Nessuna richiesta di aiuto agli Enti pubblici. Quindi le lamentele denunciate dai grosini e sopra riportate sono sacrosante.
Come esercitare la pesca sportiva sapendo che nell'acqua non ci sono pesci perchè qualche uccellaccio se li è mangiati a spese nostre? Logicamente il Comitato di Gestione UPS deve mettere al corrente l'Amministrazione Provinciale, informazione probabilmente già data. Preghiamo l'amico Sertori, dopo queste premesse, di attivarsi come a suo tempo si è attivato Tarabini. C'è ancora poco da aggiungere se non suggerire all'UPS di non procedere alle immissioni ittiche prima di avere abbattuto tutti gli aironi ed i cormorani. Agli amici pescatori consiglio di non rinnovare la licenza per il 2014 sino alla fine della presenza dei volatili, uccellacci che non appartengono ai nostri territori e che sono nostri acerrimi nemici.
Giancarlo Bettini

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