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sabato 8 marzo 2014

1.100.000 EURO IN MENO PER LA CM DI TIRANO: "SIAMO FRAGILI"

Nel tardo pomeriggio di ieri si è svolta l'assemblea pubblica della Comunità Montana di Tirano nella quale, il punto principale all'ordine del giorno, è stato l'approvazione del Bilancio di Previsione, "avvenuta in ritardo rispetto al solito - ha detto il Presidente Franco Imperial - a causa di problemi con il personale, ma comunque nei tempi prescritti per legge".
"E' un bilancio risicato - ha detto Imperial - principalmente perché sono venuti meno i fondi PISL (Programmi Integrati di Sviluppo Locale) di Regione Lombardia, causati da un taglio da parte del Governo, per un ammontare complessivo di 700.000 euro; una somma estremamente importante". Altro taglio consistente, sempre da parte di Regione Lombardia, lo subiscono i Servizi Associati a causa di una ridistribuzione delle somme alle diverse Comunità Montane. "Complessivamente, rispetto al 2013 - ha aggiunto Imperial - dovremo fare a meno di 1.100.000 euro".
Per quanto riguarda le entrate (pari a 6.933.857 euro, somma identica alle spese), il Presidente della CM di Tirano ha tenuto a sottolineare il contributo fondamentale del BIM, con 2.660.000 euro, unitamente a quello dei frontalieri (350.000 euro) e di Regione Lombardia (350.000 euro). Per quanto riguarda le spese, invece, Imperial ha velatamente polemizzato con i costi legati al personale, circa 900.000 euro: tra questi costi legati al riscaldamento negli uffici, "sempre sopra i 20°", e ai buoni pasto, "recentemente ottenuti con una "giusta" battaglia sindacale".
Il Presidente Franco Imperial ha parlato, riferendosi alla Comunità Montana di Tirano, come ad "una macchina ingrippata che non riesce a mettersi in moto" a causa del suo apparato. "Ricevo molte lamentale - ha confidato Imperial - che non riusciamo a soddisfare: il mandamento è fragile". In questo quadro fosco c'è anche spazio per l'ottimismo "perché siamo comunque riusciti a fare un bilancio che rende onore a tutti, anche ai Comuni". E il Presidente, in scadenza di mandato, getta anche un disegno per il futuro, da tutti condiviso, dettato dalla pressante mancanza di risorse: "un programma di interventi di valorizzazione turistica che non guardi al singolo Comune, ma che abbia una valenza mandamentale".

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